Il governo si rassegna: “Nessuna proroga sul Pnrr”

Il ministro Foti sottolinea che la Commissione Ue non concederà proroghe al Pnrr, ma assicura che c'è tempo per spendere i fondi.

Il governo si rassegna: “Nessuna proroga sul Pnrr”

Il governo non ha fretta di spendere i soldi del Pnrr. Il messaggio del ministro responsabile del Piano, Tommaso Foti, è che le risorse non devono essere spese entro la fine del 2026. Un passaggio fondamentale soprattutto di fronte alla decisione di Bruxelles di non prolungare i tempi delle scadenze: “La Commissione europea dice che non ci sono proroghe”, afferma Foti presentando le modifiche al Pnrr al Senato. Restano quindi le precedenti scadenze: “La rendicontazione entro il 30 agosto 2026, l’invio della liquidazione della decima rata entro il 30 settembre 2026 e l’erogazione in relazione agli obiettivi raggiunti dell’ultima rata da parte della commissione che deve avvenire entro il 31 dicembre 2026”.

Pnrr, nessuna proroga ma spese oltre il 2026

Nessun problema, però, sulle risorse da spendere, perché il Pnrr – sottolinea il ministro – “è un programma di performance: con ciò voglio dire semplicemente che la Commissione non eroga le risorse in ragione di spese raggiunte, ma di obiettivi raggiunti. E quanto agli obiettivi del Pnrr non ci sono obiettivi di spesa”. Un modo per dire che c’è tempo per spendere i fondi Ue: “Spesso e volentieri sento ripetere che entro il 31 dicembre 2026 dovranno essere spesi i 194,4 miliardi di euro, faccio presente che così non è”. Perché, sottolinea, entro quella data la Commissione erogherà i fondi sulla base degli obiettivi raggiunti. Foti poi riepiloga alcuni dati: gli interventi finanziati sono 447.065, di cui 294.596 conclusi, 28.128 in fase di conclusione e 106.214 in corso. “Nell’insieme vi è il 96% di progetti pienamente attivi con un impegno di spesa di 148 miliardi”, spiega Foti.