Il partito dei forza fine legislatura. Nel Pd gli uomini di Franceschini vogliono arrivare al 2018, ma i renziani vogliono il voto

Il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, fedelissimo di Dario Franceschini, lancia il sasso nello stagno: vuole arrivare a fine legislatura

Matteo Renzi vuole un Governo con “tutti dentro”, perché serve “responsabilità”. Ma trovare l’accordo è una missione quasi impossibile, anche perché nello stesso Pd ci sono posizioni molto diverse. A cominciare da quelle espresse dal capogruppo dem al Senato, Luigi Zanda, fedelissimo di Dario Franceschini. “Una crisi di governo deve essere indirizzata a verificare se esistono maggioranze e formule per proseguire la legislatura. La maggioranza va ricercata con l’obiettivo di proseguire fino alla naturale conclusione della legislatura”, ha affermato.

Il dirigente del Pd ha indicato addirittura i punti da affrontare: “Nell’anno che resta non si può certo riformare la Costituzione, ma si può dare continuità alla politica del governo Renzi e della sua maggioranza. Il risanamento dell’economia, le riforme, il fisco, i diritti civili e la pressione sull’Europa, perché tenga conto del punto di vista dell’Italia”. Parole che svelano le intenzioni del ministero dei Beni culturali e del Turismo: scongiurare l’ordalia delle elezioni anticipate, mitigando i desideri di vendetta di Renzi.

Ma dall’ala renziana arriva subito uno stop al progetto architettato da Franceschini, con la possibile sponda della minoranza dem. “Occorre mettere al riparo la legge di bilancio, rassicurare i mercati e fare in modo che la legge elettorale sia condivisa e coincidente tra Camera e Senato, poi al voto in primavera”, ha dichiarato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

L’ex candidato alle primarie, Gianni Cuperlo, si è soffermato su un altro aspetto: quello delle alleanze per il futuro: “Sono interessato a ricostruire un centrosinistra di governo che sia unito e competitivo. Penso, come Pisapia, che debba essere un campo largo, civico e alternativo alla destra in tutte le sue espressioni. Per riuscirci non basta solo il Pd ma senza il Pd la sinistra non vince”, ha detto il deputato, esponente della minoranza dialogante con il segretario Renzi.