Il Ponte sullo Stretto piace solo a Salvini. Dal Wwf al Kyoto club, tutti contro l’opera spot del Capitano

Il Ponte sullo Stretto piace solo a Salvini. Dal Wwf al Kyoto club, tutti contro l'opera spot del Capitano

Il Ponte sullo Stretto piace solo a Salvini. Dal Wwf al Kyoto club, tutti contro l’opera spot del Capitano

A sentire il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in Italia non c’è nulla di più urgente del Ponte sullo Stretto. Peccato che sembra sia il solo a pensarlo visto che nell’audizione alla commissione Ambiente della Camera, in cui si sta analizzando il disegno di legge di conversione del decreto-legge 35 del 2023 per la realizzazione del collegamento tra Calabria e Sicilia, dal Kyoto club al Wwf hanno espresso molti dubbi.

Il Ponte sullo Stretto che non convince nessuno

“Come Kyoto Club abbiamo sempre avuto una contrarietà al progetto del ponte sullo Stretto, giustificata dal fatto che non riusciamo a capirne senso dal punto di vista trasportistico, non la vediamo come una priorità del Paese e la troviamo un’Opera dannosa e inutile”. Lo afferma il vicepresidente di Kyoto Club, Francesco Ferrante, in audizione alla commissione Ambiente della Camera.

Secondo l’organizzazione non profit piuttosto che spendere miliardi in quest’infrastruttura sarebbe “molto più logico investire su nuove tecnologie che consentano una riduzione dei tempi di percorrenza dello Stretto, che già oggi 20-30 minuti. Il ponte consentirebbe un risparmio assai limitato sul tempo”.

Inoltre, “quando si dice che l’investimento sarebbe di privati non è esattamente così”, si tratterebbe di “soldi pubblici dei contribuenti che noi preferiremmo venissero spesi in opere più utili alla transizione in cui siamo immersi e che andrebbe affrontata nella maniera più responsabile possibile”.

Ambientalisti contro il Ponte sullo Stretto

Dello stesso avviso anche il Wwf secondo cui è un’opera dagli “elevatissimi e insostenibili costi ambientali”, che “non regge da un punto di vista economico-finanziario”.

Lo ricorda il responsabile relazioni istituzionali del Wwf, Stefano Lenzi, in audizione alla Commissione Ambiente della Camera, che sottolinea soprattutto l’aspetto naturalistico: “Tutta l’area dello Stretto di Messina è compresa in zone protette”, tutelate ai dalla Direttiva comunitaria Habitat. Insomma si tratta di un’opera che non sembra convincere proprio nessuno.