Il Pontefice si blinda con le Guardie svizzere. Bergoglio rievoca il Sacco di Roma. Si fa presto a passare dal saccheggio finanziario a quello dell’anima

Le ha ricevute in Vaticano, nella Sala Clementina. Dove Papa Francesco ha voluto incontrare le nuove reclute del Corpo militare pontificio che domani presteranno giuramento. Ricordando come gli appartenenti al Corpo, all’epoca del Sacco di Roma, dettero la vita per la difesa della persona del Pontefice, Bergoglio ha colto l’occasione per denunciare che è in corso un nuovo tipo di saccheggio. Quello delle anime. “L’odierna giornata mi offre l’opportunità di richiamare l’illustre passato del vostro Corpo – ha detto il Papa alle future leve -. Il pensiero va, in particolare, al Sacco di Roma, che vide le Guardie svizzere difendere coraggiosamente il Papa, fino a dare la vita. La memoria di quell’evento possa evocare in voi il pericolo di un saccheggio spirituale”. Il richiamo all’ultimo scandalo finanziario nel cuore della Santa Sede (leggi pezzo qui sopra) è evidente. “Nell’attuale contesto sociale, molti giovani corrono il rischio di farsi spogliare l’anima, quando seguono ideali e stili di vita che rispondono solo a desideri o bisogni materiali”. Il Pontefice ha poi sottolineato il cruciale ruolo della famiglia nella trasmissione della fede. “La presenza dei vostri familiari esprime la devozione dei cattolici svizzeri alla Santa Sede – ha concluso Bergoglio -come pure l’educazione morale e il buon esempio, con cui i genitori hanno trasmesso ai figli la fede cristiana e il senso del servizio generoso al prossimo”.