Il profondo rosso delle società partecipate

Di Sergio Castelli

L’indicazione del commissario alla spending review è sin troppo chiara: azionare pesantemente la forbice sulle società partecipate dagli Enti locali. Conti in profondo rosso e una redditività davvero irrilevante. Su 5.268 società partecipate dagli Enti locali, 1.430 hanno un indice di redditività negativo. Il dato emerge dalle schede messe a punto dal commissario Cottarelli, messi nero su bianco sulla base dei dati del dipartimento del Tesoro per il 2012. “La pubblicazione di indici che misurino l’efficienza della partecipate può costituire un importante stimolo al miglioramento delle attività di queste società”, si legge nel documento”, “Il punto di partenza è il Roe, ovvero il rapporto percentuale tra risultato netto e mezzi propri”.

Nell’anno 2012 sono 143 le società partecipate degli enti locali che hanno chiuso con un bilancio negativo. La peggiore di tutte è stata la Cmv spa di Venezia (Il Casinò, ndr) che ha chiuso con un profondo rosso di 20 milioni e 316 mila euro. Un fallimento totale. Come anche Fiera di Roma spa che ha chiuso con un meno di 15 milioni e 703 mila euro. Restando sempre nel Lazio, sul terzo gradino del podio, c’è Cotral (partecipata da Regione Lazio e comune di Roma) in negativo per una cifra che si aggira intorno ai 15 milioni. Insomma cifre mostruose e che quindi hanno il loro peso in quelli che possono essere definiti gli sprechi di Stato. Ma la lista è molto lunga. L’azienda speciale Aprilia Multiservizi ha chiuso il bilancio d’esercizio dell’anno 2012 con un rosso di 10 milioni. Spostandoci poi in Sardegna, il consorzio per la zona industriale di Macomer, partecipata da Regione e comune di Macomer, fa segnare perdite per 5 milioni e 200 mila euro. Ad allungare la lunga lista ci sono anche tante fondazioni culturali e musicali.

Ma c’è anche un buco nero. In cui vanno ad inserirsi quelle società partecipate che non hanno alcun bilancio disponibile pubblicamente. Sono state ben 1075 le società partecipate dagli enti locali a non renderlo disponibile. Il rapporto del Commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, è stato pubblicato sul sito “revisionedella spesa.gov.it”.