Il Recovery plan sarà il motore della crescita. Conte: “Il piano di ripresa e resilienza non è in ritardo. Abbiamo la possibilità di progettare il rilancio dell’Italia”

“Questo programma europeo ci consente di poter disporre di risorse finanziarie aggiuntive, siamo quindi nella condizione di programmare il superamento delle criticità che ancora registriamo. Il piano di ripresa e resilienza dovrà costituire il motore della crescita. Dobbiamo accrescere la dotazione di infrastrutture, per incrementare le attività di ricerca e sviluppo, per ridurre il divario digitale”. E’ quanto ha detto il premier, Giuseppe Conte, intervenendo alla celebrazione dei 100 anni di Confagricoltura parlando del Recovery plan.

“Sulla stampa si sta sviluppando un dibattito fuorviante – ha aggiunto il presidente del Consiglio -, le preoccupazioni sono infondate, il piano non è in ritardo. Il governo è pienamente impegnato affinché il settore agroalimentare sia protagonista nella strategia complessiva di rilancio del Paese, l’agricoltura rappresenta un sodalizio tra innovazione e tradizione”.

“Il Piano – ha spiegato ancora Conte – dovrà dedicare almeno il 37% del volume delle risorse a progetti green. Ne approfitteremo per potenziare interventi per la prevenzione e il contrasto al dissesto idrogeologico. Non possiamo abbassare la guardia rispetto alla resilienza delle nostre terre”.

“Avete mostrato – ha aggiunto il premier rivolgendosi a Confagricoltura – la dedizione, la passione e responsabilità nei confronti della comunità intera e nei cittadini in questi mesi difficili. Grazie al vostro impegno e ai vostri sacrifici i generi alimentari non sono mai mancati sulle tavole dei cittadini. Adesso con il progressivo ritorno alla normalità stiamo imparando a convivere con il Covid, e non dobbiamo abbassare la guardia, ma abbiamo la possibilità di progettare il rilancio dell’Italia”.