Il settore immobiliare “ringrazia” la Bce: mutui impossibili e gli acquisti crollano

Gli effetti dei rialzi dei tassi della Bce si fanno sentire sul mercato immobiliare: mutui impossibili e gli acquisti crollano.

Il settore immobiliare “ringrazia” la Bce: mutui impossibili e gli acquisti crollano

La crisi del settore immobiliare non si ferma. Il continuo rialzo dei tassi da parte della Bce, con il conseguente aumento dei mutui, si fa sentire e riduce sempre più le compravendite delle case. Gli ultimi dati che lo confermano sono quelli dell’Agenzie delle Entrate riferiti al terzo trimestre del 2023.

Per il settore residenziale si registra una nuova riduzione dei volumi di scambio, protraendo il calo delle compravendite che ormai prosegue da inizio anno. Sul mercato nazionale sono state acquistate 157mila abitazioni, ovvero circa 18mila in meno dello stesso periodo del 2022. Il calo è del 10,4%.

La crisi del settore immobiliare: continua il calo degli acquisti delle case

La diminuzione è accentuata e diffusa in tutto il Paese. I cali maggiori si registrano in grandi città come Firenze (-17,9%) e Roma (-13%). Basso anche il ricorso ai mutui, ormai sempre più cari: solo il 41% degli acquisti è avvenuto con un mutuo ipotecario contro il 50% dello scorso anno. 

Il calo degli acquisti riguarda case di tutte le dimensioni. Si scende dell’8% per le abitazioni fino a 50 metri quadri, per poi arrivare all’11,9% nei casi di immobili superiori ai 145 metri quadri. Per quanto riguarda gli acquisti effettuati, circa il 62% rigaurda le prime case, in calo rispetto al 65% registrato nello stesso trimestre del 2022. Circa l’8% delle abitazioni acquistate sono case di nuova costruzione, una quota in flessione nel trimestre.

Le compravendite sono scese soprattutto al Nord-Est (-12,9%) e al Centro (-12,6%), con un tasso leggermente minore al Nord-Ovest (-10,3%). Minore il calo al Sud, soltanto del 7,3%, e ancor meno nelle Isole, in calo del 6,3%. Inoltre secondo un sondaggio sugli agenti immobiliari, sale al 34,4% la quota degli operatori che segnalano difficoltà nel reperimento del mutuo da parte degli acquirenti. Si tratta del valore più alto dalla fine del 2014, a conferma delle conseguenze del rialzo dei tassi della Bce.

Per quanto riguarda gli affitti, è in calo il dato sulle locazioni residenziali, ma vanno controtendenza i dati sulle locazioni di brevi periodi e quelle per gli studenti, sia di intere abitazioni che di porzioni degli immobili.