Il taglio del canone apre la crisi della Rai: buco da mezzo miliardo

Il taglio del canone manda in crisi la Rai: si apre un buco di bilancio da mezzo miliardo. Un'altra tegola dopo il crollo degli ascolti.

Il taglio del canone apre la crisi della Rai: buco da mezzo miliardo

La crisi della Rai è appena iniziata. Non solo quella degli ascolti, con Mediaset che ormai supera viale Mazzini in quasi tutte le fasce orarie (l’unica eccezione è il preserale), ma anche quella economica con il taglio del canone voluto dal governo Meloni.

A raccontare le difficoltà della Rai, facendo qualche conto, è la Stampa. Partendo dall’ultimo bilancio, che ha avuto un risultato netto consolidato in pareggio e una posizione finanziaria considerata su livelli di stabilità, ma negativa per quasi 580 milioni di euro.

Conti già peggiorati in questi ultimi mesi, fino a 650 milioni, sostengono fonti di viale Mazzini. E i rischi sono molto peggiori, con il pericolo di un’esposizione finanziaria fino a un miliardo. Quindi servono soldi, ma il canone si riduce per volontà dell’esecutivo. 

La riduzione del canone Rai crea un buco di bilancio da 500 milioni

Il rischio, viene spiegato, è che dal canone arrivino 500 milioni in meno, passando da 1,7 a 1,2 miliardi. Il governo vuole compensare la Rai con 420 milioni da recuperare attraverso la fiscalità generale. E se pure lo facesse mancherebbero comunque all’appello quasi 100 milioni.

Non solo, perché questa compensazione potrebbe variare in futuro, in base alle intenzioni dei diversi governi che si susseguiranno a Palazzo Chigi. Inoltre ci sono da considerare le possibili perplessità della Commissione europea sugli aiuti di Stato e della Consulta, che ha sempre sostenuto che la tv pubblica debba essere indipendente e non può essere assoggettata al governo. 

Inoltre va considerato che ricorrendo alla fiscalità generale, gli evasori totali non pagheranno una quota del canone (i restanti 20 euro passando da 90 a 70), così chi invece paga tutte le tasse andrebbe a versare al posto loro. In ogni caso il punto è semplice: la Rai potrebbe essere presto costretta a tagliare la spesa, rinunciando a investimenti come quelli sui grandi eventi (pensiamo al calcio e a tutto lo sport) o sulle produzioni proprio, per compensare il calo del canone.