La Sveglia

Il “tetto terroni” del ministro Valditara

Dopo averci edotti sull’inutilità dello studio dei dinosauri il ministro Valditara ha deciso di darci un prova lampante di cosa sia il razzismo introiettato di chi vorrebbe sembrare antirazzista. La replica del ministro

Il “tetto terroni” del ministro Valditara

Dopo averci edotti sull’inutilità dello studio dei dinosauri il ministro Giuseppe Valditara ha deciso di darci un prova lampante di cosa sia il razzismo introiettato di chi vorrebbe sembrare antirazzista. Per difendere il suo segretario e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini che ha proposto un tetto del 20% agli alunni stranieri in classe il ministro rispondendo alla segretaria del Pd Elly Schlein scrive su X: “Schlein mistifica la realtà e dimostra ancora una volta di non conoscere la scuola: i tetti per gli stranieri li ha introdotti un governo di sinistra. Nessun altro governo, come questo, ha fatto così tanto per la inclusione, partendo dal Mezzogiorno e prossimamente per gli studenti stranieri”. 

Dopo averci edotti sull’inutilità dello studio dei dinosauri il ministro Valditara ha deciso di darci un prova lampante di cosa sia il razzismo introiettato di chi vorrebbe sembrare antirazzista

Innanzitutto un errore da matita rossa: il tetto agli stranieri (del 30%) è in una circolare (la 2/2010) emanata nel 2010 dall’allora ministra dell’istruzione Mariastella Gelmini. Presidente del Consiglio a quel tempo era Silvio Berlusconi che tutto è stato tranne che di sinistra. Ma l’errore da matita blu che svela la natura razzista del post del ministro è in quell’inclusione “partendo dal Mezzogiorno” equiparata a quella per studenti stranieri.

In poche parole il ministro vorrebbe essere ringraziato perché gli studenti siciliani, campani o calabresi possono frequentare la scuola pubblica. La gente del sud sostanzialmente è gente “straniera” che ottiene il permesso grazie alla magnanimità del governo di essere considerata italiana a tutto tondo. 

Ora il ministro (che tra l’altro per nostra disgrazia è anche un insegnante) ci spiegherà di essere stato frainteso o che è colpa del suo telefono. O forse vorrà essere ringraziato per non avere messo il tetto pure ai terroni. 

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Dal legale del ministro Valditara riceviamo e pubblichiamo

Egregi, rappresento il Professore Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito della Repubblica, dal quale ho ricevuto mandato di intervenire in relazione a quanto segue. Nell’edizione odierna del quotidiano La Notizia edito dalla Vostra Società è pubblicato, a pagina 15, l’articolo dal titolo “Non bastavano gli stranieri Ora tocca ai meridionali”, con sottotitolo a seguire “La scuola (con tetti) ai tempi di Valditara” a firma del giornalista Giulio Cavalli e tanto di foto del mio assistito. Nel testo in parola si afferma, anzitutto ed in maniera non veritiera, in commento al post pubblicato dal Professore Valditara su social network X, che “… un errore da matita rossa: il tetto agli stranieri (del 30%) è in una circolare (la 2/2010) emanata nel 2010 dall’allora ministra dell’istruzione Mariastella Gelmini”. Contrariamente, in effetti l’art. 45 del DPR n. 394 del 31 agosto 1999 recita testualmente (comma 3): “Il collegio dei docenti formula proposte per la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi: la ripartizione è effettuata evitando comunque la costituzione di classi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri”. 2 Dunque, la norma in parola esiste e, contenuta nella disposizione più ampia in materia di “Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell’articolo 1, comma 6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286”, è stata approvata nel lontano 31 agosto 1999, allorquando Presidente della Repubblica era Carlo Azeglio Ciampi, Capo del Governo Massimo D’Alema e Ministro dell’Istruzione Luigi Berlinguer L’assunto di cui inspiegabilmente si è deciso di non dare alcun conto – pur essendo incontestabile la sua veridicità nonché facilità di verifica trattandosi di norme di legge, quindi pubbliche – ha tuttavia consentito al giornalista la formulazione del seguito del suo pensiero, che si risolve in un attacco del tutto ingiustificato alla persona, all’immagine ed all’onore del Professore Valditara, accusato di essere “razzista” al pari del post da lui pubblicato; post nel quale, a ben vedere, lessicalmente e contenutisticamente non può evincersi alcun pensiero “razzista”, semmai inclusivo. In ragione di quanto sopra, si richiede immediata rettifica di quanto pubblicato in data 14 maggio, con evidenza della correttezza di quanto affermato dal Professore Valditara nel menzionato post sul social network X. Attesa la condotta ed il contenuto del testo, è doverosa la riserva di azione nelle sedi più opportune. Distinti saluti.
Avvocato Alesandro Paone

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Gentilissimo avvocato, sono certo che lei coglierà la differenza tra una norma del 1999 in cui non si fa menzione a nessun “tetto” ma semplicemente all’esigenza di evitare “la costituzione di classi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri” che in quegli anni – stante la diversa situazione dell’immigrazione nel nostro Paese – era stata pensata per evitare che venissero formate classi “ghetto” solo di studenti stranieri. Di diversa natura politica invece è il tetto (questo sì numericamente fissato al 30%) della circolare 2/2010 (ministra dell’Istruzione Mariastella Gelmini). Per quanto riguarda il contenuto razzista del post (e non del ministro, come ben specificato nell’articolo) rimango convinto (come centinaia di persone che commentano su X) che il Mezzogiorno non abbia bisogno di nessuna inclusione, come stabilito dalla nostra Costituzione.
Giulio Cavalli