Il video delle torture in Libia mette a dura prova pure Papa Francesco. “Riportarli indietro? Pensateci bene”. Bergoglio ha voluto guardare le immagini dei lager utilizzati dai trafficanti

Sono un vero pugno nello stomaco le immagini dei lager dei migranti in Libia che anche Papa Francesco ha voluto visionare

Sono un vero pugno nello stomaco le immagini dei lager dei migranti in Libia che anche Papa Francesco ha voluto visionare. Eloquente il titolo utilizzato da Avvenire, il quotidiano della Cei: “Riportarli indietro? Pensateci bene”.

Bergoglio ha voluto che quelle immagini gli fossero mostrate. Il giornalista di Avvenire Nello Scavo ha così descritto quelle terribili immagini:  “Il nastro da pacchi usato per tappargli la bocca è l’unica immagine che lo sguardo può reggere. Il resto, toglie il sonno. Le sprangate. Il machete e il pugnale che trafiggono. Il ragazzo africano legato mani e piedi, denudato perché il martirio si veda. E lui che striscia, che si dibatte, che urla mentre le guance si gonfiano perché non possono dare fiato al pianto dei dannati”.

Tornando dall’Irlanda Bergoglio ha parlato di quelle terribili immagini ai giornalisti: “Ho visto un filmato in cui si vede cosa succede a coloro che sono mandati indietro”.  Il video mostra i trafficanti e le torture più terribili che mettono in atto. Con questo articolo Avvenire vuole ribadire che “la Libia non è un porto sicuro per chi scappa dalle guerre”. Sono ripresi i trafficanti. le torture più sofisticate”. Sevizie, botte, mutilazioni e uccisioni che hanno duramente provato anche gli occhi di Papa Francesco che pure “è venuto dalla fine del mondo”.