Il video sulla giudice Apostolico pubblicato da Salvini diventa un caso. Le opposizioni temono attività di dossieraggio e chiedono a Piantedosi di chiarire chi l’ha diffuso

Il video sulla giudice Apostolico pubblicato da Salvini diventa un caso. Le opposizioni temono attività di dossieraggio

Il video sulla giudice Apostolico pubblicato da Salvini diventa un caso. Le opposizioni temono attività di dossieraggio e chiedono a Piantedosi di chiarire chi l’ha diffuso

Il video del 2018 in cui si vede la giudice di Catania Iolanda Apostolico, tra i manifestanti di Lampedusa, pubblicato da Matteo Salvini sui social, diventa un caso. Infatti le opposizioni sospettano attività di dossieraggio e per questo stanno chiedendo al governo di Giorgia Meloni di chiarire chi l’ha diffuso.

“Non entro nel merito dell’opportunità per un magistrato di partecipare a una manifestazione, seppur rientri nelle sua libertà, come non entro nel merito della sentenza di quel magistrato e dei successivi attacchi dell’esecutivo contro il potere giudiziario. Sono qui per segnalare che pare che questo video, del quale è entrato in possesso il ministro, sia stato filmato da dietro al muro creato dalla Digos, e sembrerebbe filmato da un soggetto ben identificato”.

A dirlo è Vittoria Baldino, vicepresidente M5S, che spiega: “La domanda che ci siamo posti come gruppo M5S è come fa il ministro a essere entrato in possesso del video? È in corso una schedatura dei manifestanti? Viene usata per attività di dossieraggio? Per alimentare odio e rancore contro un magistrato che ha emesso un atto non gradito a questo governo?”.

“Questo è il tema di un’interrogazione che porremo al ministro Piantedosi e alla quale spero che il ministro si degnerà di rispondere perché è quello che tutti i cittadini si stanno chiedendo e hanno il diritto di sapere”, conclude la pentastellata.

Il video sulla giudice Apostolico pubblicato da Salvini diventa un caso

Dello stesso avviso il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra, che a Sky Tg 24 ha dichiarato: “Innanzitutto vorrei dire che ha ragione l’Anm quando ricorda che se si vuole discutere si discuta della sentenza del tribunale di Catania nel merito, che peraltro sarà sottoposta ad altri gradi di giudizio, e poi certo si può discutere se l’ andare in piazza sia opportuno o meno”.

“Si può pensare legittimamente che non sia opportuno, non c’è niente di male ma io penso che siamo anche di fronte un’altra questione ancora più grave e inquietante su cui chiederemo in Parlamento spiegazioni al governo Meloni”, spiega Fratoianni.

“Intanto vorremo sapere da dove arriva questo video dopo 5 anni? E vorremmo sapere come mai arrivato nelle mani di un ministro e di un partito? Dicono che l’hanno preso in rete? Bene ci diano le fonti e lo dimostrino, perché a quanto pare quel video data la prospettiva, è palesemente e ragionevolmente girato durante quella manifestazione al porto della città siciliana dalle forze dell’ordine” conclude il segretario di Sinistra Italiana.

Botta e risposta

“Siamo tornati ai vecchi tempi. Al dossieraggio per delegittimare avversari e coloro che si ritengono avversari. Il video di cinque anni fa reso pubblico dal ministro Salvini, leader politico, che ritrae la magistrata Apostolico ricorda molto questo vecchio cliché. Chi ha dato il video al ministro? Non è il caso che dica la sua la presidente Meloni? Non è il caso che della vicenda se ne occupi anche il Copasir?”. Così in una nota Sandro Ruotolo, componente della segreteria nazionale del Pd.

Proteste da parte delle opposizioni che non sembrano scalfire il leader della Lega. Proprio mentre infuoca il dibattito, Salvini ha diffuso un suo video in cui, gettando altra benzina sul fuoco, spiega che il caso della giudice di Catania “è motivo di grave imbarazzo per le istituzioni. Conto sulla collaborazione di tutti affinché prevalgono buonsenso ed equilibrio”.