Ilaria Salis eletta europarlamentare, ma è ai domiciliari in Ungheria. Cosa succede adesso

I legali di Ilaria Salis: "Scarcerazione e processo sospeso per la durata della carica". Fratoianni: "La vogliamo qui in Italia libera".

Ilaria Salis eletta europarlamentare, ma è ai domiciliari in Ungheria. Cosa succede adesso

Ilaria Salis è stata eletta europarlamentare raccogliendo oltre 176mila preferenze, ma è tuttora agli arresti domiciliari in Ungheria. “Ora non ci fermiamo: lo diciamo al governo: vogliamo Ilaria qui in Italia libera con immunità pronta a svolgere il suo mandato di europarlamentare”. È quanto ha detto il leader di SI e deputato di Avs, Nicola Fratoianni, parlando dal comitato elettorale del suo partito alle Industrie Fluviali a Roma.

I legali di Ilaria Salis: “Scarcerazione e processo sospeso per la durata della carica”. Fratoianni: “La vogliamo qui in Italia libera”

Il Parlamento Europeo “non commenta casi singoli. Al di là delle disposizioni generali stabilite dalla legge elettorale”, l’immunità dei deputati europei “è principalmente definita dalle leggi elettorali nazionali. Vi invito a rivolgervi alle autorità italiane. In base alle disposizioni vigenti, un candidato eletto eurodeputato beneficia delle immunità previste dall’articolo 9.2 del protocollo sui privilegi e sulle immunità, ma non commentiamo casi singoli”. Ha detto la vice portavoce capo del Parlamento Europeo, Delphine Colard, a proposito di Ilaria Salis. Budapest assumerà la presidenza di turno del Consiglio Ue a partire dal primo luglio 2024.

I legali: “Scarcerazione e processo sospeso per la durata della carica”

“Scarcerazione e processo sospeso per la durata della carica”, queste le conseguenze per Ilaria Salis dopo l’elezione al Parlamento europeo spiegate all’Agi dagli avvocati Mauro Straini ed Eugenio Losco che hanno seguito la vicenda della donna milanese dalle prime battute. Non appena sarà ufficiale l’elezione, “chiederemo alle autorità magiare l’applicazione immediata dell’improcedibilità come previsto dall’articolo 9 lettera b del settimo protocollo del Trattato dell’Unione Europeo”.

La scarcerazione e lo stop al processo sono automatiche, potrebbe anche deciderle subito d’ufficio il tribunale prima che arrivi la sollecitazione della difesa. Potrebbero decorrere o dal momento dell’acquisizione dello status di parlamentare o dall’inizio dei lavori parlamentari, come suggerisce una prassi parlamentare. All’Ungheria, come a qualsiasi stato membro, resta la possibilità di chiedere la revoca dell’immunità.

Il padre: “Ilaria bisogna portarla a casa. Mi ha chiamato 15 volte da stamattina”

“Ilaria bisogna portarla a casa. Mi ha chiamato 15 volte da stamattina. Freme. Mi ha detto che il suo avvocato ungherese ha parlato con il giudice ungherese. Il giudice e’ informato della conquista del seggio. E ha detto che in questo momento ha già contattato il ministero degli Esteri ungherese perché ha bisogno di un pezzo di carta che attesti questo risultato alle elezioni” ha detto Roberto Salis, durante la conferenza stampa di Avs nella sede del partito a Roma sui risultati delle elezioni europee. “Con questo pezzo di carta il giudice emetterà una sentenza per la concessione dell’immunità e bloccherà il processo. Adesso è solo un processo burocratico. Spero che adesso le Istituzioni italiane mostrino l’autorevolezza che merita un Paese come l’Italia” ha detto il padre.