Ilva senza pace. Un operaio muore, gli è caduto un carrello addosso: i sindacati proclamano sciopero immediato

Un carrello che è caduto, schiacciando un operaio all'Ilva di Taranto. Giacomo Campo, 26 anni, era dipendente della Steel Service vincitrice di un appalto.

Un carrello è caduto, schiacciando un operaio all’Ilva di Taranto. Almeno questa sembra essere la dinamicaa dell’ennesimo incidente mortale nello stabilimento pugliese. Ma un fatto, drammatico, è certo: Giacomo Campo, 25 anni, è morto. Il giovane era dipendente della Steel Service vincitrice di un appalto nello stabilimento. Questa mattina stava lavorando sul nastro trasportatore, quando qualcosa non è andato per il verso giusto. L’incidente si è verificato di mattina, intorno alle 6.45. Stando alle testimonianze l’operaio non ha potuto fare nulla per salvarsi. L’azienda ha comunque sostenuto che sono state rispettate tutte le misure di sicurezza. Ma i sindacati Fim, Fiom, Uilm e Usb di Taranto hanno immediatamente proclamato uno sciopero dei lavoratori dell’Ilva a partire dalle ore 12 di oggi, lasciando intendere una nuova fase di mobilitazione.

“Il nastro, risultato danneggiato a seguito di un taglio longitudinale, era stato fermato nella notte per consentire l’intervento di riparazione”, ha spiegato una nota dell’Ilva “Come da procedura aziendale, il nastro è stato preventivamente messo in sicurezza ed e’ stato privato di alimentazione elettrica. Nonostante l’applicazione di tutte le misure di sicurezza, durante le attivita’ di rimozione del materiale ferroso che si era depositato sul rullo di invio, effettuate dall’operatore con un tubo aspirante, il nastro si è attivato e lo ha trascinato”, ha spiegato l’azienda. “Il lavoratore, durante le manovre di pulizia di un nastro in zona stock house Afo4, per ragioni ancora da accertare,è stato travolto riportando ferite mortali. Ancora una volta rivendichiamo duramente e fermamente le ragioni di sicurezza in fabbrica e carenze organizzative, più volte denunciate dalle organizzazioni sindacali”, hanno scritto le sigle in un comunicato congiunto.

Durissimo anche il commento del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: “Ennesimo grave incidente nel siderurgico tarantino. La nostra pazienza e’ finita. La fabbrica e’ troppo vecchia e insicura. Ci ha portato ancora una volta via un giovane. Il dolore della Puglia diventa rabbia incontenibile”. Il Governo ha inviato sul posto la viceministra del Lavoro, Teresa Bellanova. “C’è urgentissima necessità di comprendere come sia potuta accadere questa tragedia e per quali cause il nastro trasportatore abbia ceduto. In questa direzione siamo già impegnati con i vertici dell’Azienda”, ha dichiarato. “Mi auguro che dinanzi a un evento così drammatico e lacerante e che falcia una vita così giovane, nessuno – ripeto nessuno – voglia accomodarsi al tavolo degli opportunismi di qualsiasi natura”, ha concluso Bellanova.

Il deputato di Sinistra italiana, Stefano Fassina, ha ricordato anche un’altra tragedia sul lavoro avvenuta nelle ultime ore. “Anche oggi, in poche ore, altri due operai sono morti sul lavoro. L’ennesima vittima a Taranto, all’Ilva. E poi a Roma, in un deposito Atac. Ma non sono incidenti. Basta ipocrisia. Sono conseguenze dirette di condizioni economiche, sociali e di lavoro sempre più dure. Sono il risultato della sistematica svalutazione anche simbolica del lavoro”, ha affermato l’ex viceministro.