Immigrati, ora vediamo chi ci aiuta davvero

Di Matteo Martini

L’Europa premia gli sforzi compiuti dall’Italia: grazie alla creazione di Frontex Plus. Ma prima di esultare come una vittoria bisogna vedere se i governi dei Paesi europei saranno disposti a sborsare i soldi. L’Unione torna protagonista del Mediterraneo, si rimpossessa del controllo della sua frontiera, ponendo le basi per il ritiro di Mare Nostrum. Angelino Alfano lascia Bruxelles raggiante, parlando di un «giorno importante per l’Italia e l’Europa». Al termine del faccia a faccia con la commissaria agli Affari Interni Cecilia Malmstroem è molto soddisfatto per aver portato a casa una nuova missione a guida Ue, ribattezzato appunto Frontex Plus, che di fatto da novembre comporterà un maggiore coinvolgimento di uomini e mezzi nella lotta agli scafisti con un presidio delle acque molto più ampio. Decisa anche la distruzione, sempre a cura dell’Europa, delle barche della morte in modo che nessuno possa più riutilizzarle.

Grazie Italia
Sul piano politico Cecilia Malmstroem ringrazia la Marina militare italiana. «A nome dell’Europa – ha esordito la commissaria – voglio ringraziare l’Italia per l’immenso lavoro svolto: i vostri uomini hanno salvato decine di migliaia di vite umane. L’Italia non può più sopportare da sola lo sforzo. Serve passare dalla solidarietà a passi concreti».

C’è ancora da lavorare
Ma è proprio su questi «passi concreti» che la Malmstroem fa capire che resta ancora da lavorare. Com’è noto e come ripetuto oggi, l’obiettivo di Alfano è che l’agenzia europea Frontex, e ora Frontex Plus, con la sua opera di fatto permetta il ritiro di Mare Nostrum. Su questo punto, Bruxelles di fatto mostra cautela, spiegando all’Italia che quella partita se la deve giocare più con i Paesi membri che con la Commissione. Il punto è sempre quello delle risorse: senza l’apporto dei singoli governi, la struttura comunitaria non ha la capacità di prendersi carico di tutto il problema migratorio. Malmstroem lo dice chiaramente: «Pensiamo che Frontex Plus possa essere complementare agli sforzi italiani di Mare Nostrum. Poi l’Italia vedrà come comportarsi. Il successo di Frontex Plus dipende dalla partecipazione dei singoli Paesi. Ora lavoreremo affinchè tutti i manifestino la solidarietà, ma solo 10 dei 28 Paesi Ue accolgono profughi».