Immigrazione, Renzi si gioca l’ultima carta. E ha pronto il piano B: permessi temporanei per spedire i profughi nell’Ue

Il premier dice di avere una carta segreta da giocare nel caso le risposte europee per condividere l’emergenza immigrazione continuino a essere insufficienti. E lo scontro diplomatico con la Francia sui migranti bloccati al confine di Ventimiglia non lascia presagire niente di buono. A questo punto il piano B di Renzi potrebbe essere sempre più imminante. Il cuore del progetto sono i permessi temporanei che l’Italia concederà ai richiedenti asilo per permettere loro di varcare la frontiera e circolare in Europa. Le navi straniere che soccorrono gli immigrati in acque internazionali non potranno più riversarli sulle coste italiane, ma saranno costretti a trasferirli nei propri Paesi. E, per concludere, il premier punta ad avviare un’operazione contro gli scafisti che coinvolga alcuni Stati dell’Unione europea e l’Egitto. A far implodere la situazione è stata sicuramente la Francia quando ha chiuso la frontiera con l’Italia. Da qui la mossa elaborata dai tecnici di Palazzo Chigi di concedere permessi provvisori d’identità che consentano ai richiedenti asilo di viaggiare all’interno dell’Unione europea.

I PROVVEDIMENTI
Per tamponare l’emergenza clandestini, invece, il governo si sarebbe finalmente convinto a facilitare le espulsioni. L’idea è di far partire, con procedure d’urgenza, voli charter che svuotino i centri di prima accoglienza sempre più al collasso. Prima, però, dovrà spuntarla con i Paesi d’origine che dovranno controfirmare l’accordo. Paesi come la Costa D’Avorio, il Senegal, il Bangladesh, il Mali e il Sudan che non scalpitano certo per farsi riportare indietro migliaia di disperati.

NODO LIBIA
Il “piano B” mira ad affrontare anche il nodo della Libia. Dal momento che l’Onu non darà mai il via all’intervento militare, Renzi vorrebbe studiare a Bruxelles il modo di agire lungo le coste libiche da cui ogni giorno partono gli immigrati. Al vaglio c’è l’ipotesi di impedire alle navi straniere che soccorrono i clandestini in acque internazionali di portarli nei nostri centri di prima accoglienza. Ma la misura è ancora tutta da valutare. Tanto che Renzi si sta già muovendo su più fronti. Uno di questo è quello con le Regioni del Nord che si sono rifiutate di accogliere altri clandestini. Il premier è pronto a forzare la mano mettendo a disposizione almeno tre caserme al nord (due in Veneto e una a Montichiari, nel Bresciano) e un paio al sud (Civitavecchia e Messina). Strutture che, però, non sono ancora pronte per ospitare centinaia di persone. Così, finché i lavori di ristrutturazione non saranno terminati, il Viminale potrebbe allestire vere e proprie tendopoli per ospitare gli immigrati.