In Abruzzo la prima zona rossa dal lockdown. In una frazione di Lucoli 12 contagiati. A Milano nuovo focolaio in una Rsa. Ventuno i positivi

Scatta la zona rossa nella frazione di Casamaina del Comune di Lucoli, in Abruzzo. L’ordinanza, firmata ieri dal sindaco Valter Chiappini, decorre dalla mezzanotte del 28 agosto fino alle 24 del primo settembre. Si tratta della prima zona rossa istituita nella regione dopo il lockdown. La decisione è stata presa dal primo cittadino del piccolo centro in provincia dell’Aquila, dopo che nei giorni scorsi erano emersi 12 casi di positività al Covid-19. A quel punto, Chiappini ha deciso di estendere a tutta la popolazione il tampone “al fine di circoscrivere i casi positivi ed evitare provvedimenti restrittivi”. Nella serata di ieri, tuttavia, la scelta drastica di istituire il divieto di allontanamento e di accesso al territorio valido fino al primo settembre.

E 21 anziani ed un operatore sanitario sono risultati, invece, positivi al coronavirus all’interno della Rsa Quarenghi, in zona Bonola. Un nuovo focolaio in una casa di riposo, il primo nella Milano post-emergenza, e sono partite immediatamente le procedure previste dalle rigide regole imposte dalla Regione a giugno per la riapertura dei ricoveri nelle Rsa: metà degli ospiti contagiati è già stata portata in ospedale; gli altri sono isolati nella struttura in attesa di esser trasferiti in un reparto Covid ospedaliero. I ventuno anziani e l’operatore della struttura sono risultati positivi dopo i tamponi a tappeto effettuati in seguito alla scoperta di un caso di Covid-19. Fortunatamente la quasi totalità dei contagiati è asintomatica: 10 anziani, tra cui l’unico con sintomi, sono stati trasferiti in ospedale.