In Consip sembra proprio non cambiare nulla: anche il nuovo amministratore delegato si bonifica l’ufficio

In Consip non cambia nulla: dopo la vicenda Romeo, il nuovo amministratore delegato si bonifica l’ufficio

di Stefano Sansonetti

Ormai è una delle poltrone più calde e importanti della Pubblica amministrazione. Per questo Cristiano Cannarsa, nuovo amministratore delegato della Consip, la Centrale acquisti del Tesoro che ormai gestisce appalti plurimiliardari, ha deciso di minimizzare i rischi. Tra i primi atti della sua gestione, così, è finito un contratto per garantire maggiore sicurezza alla sua stanza all’interno della sede sociale. Il tema è delicato, se solo si considera che il predecessore, l’ex renziano Luigi Marroni, con un’opera di bonifica di alcune sale Consip ha fatto esplodere il caso che ha coinvolto parte del “giglio magico”. Lo stesso Marroni, è appena il caso di ricordare, sarebbe stato il terminale di alcune rivelazioni istituzionali che lo avrebbero indirettamente informato dell’esistenza di un’inchiesta sull’imprenditore Alfredo Romeo, interessato all’aggiudicazione di un maxiappalto della Centrale acquisti del Tesoro.

L’iniziativa – Ad ogni buon conto lo scorso 14 luglio, quindi con Cannarsa da pochi giorni in sella, la Consip ha inviato alla società Natura e Architettura Ortolani srl un invito a presentare un’offerta “per la fornitura e posa in opera di una porta di accesso e opere connesse all’area di pertinenza dell’amministratore delegato di Consip per esigenze di sicurezza e riservatezza”. L’affidamento diretto si giustifica naturalmente con un valore economico del contratto che si colloca al di sotto delle soglie di rilevanza comunitaria. Poi si passa alla lettura dell’oggetto del contratto e l’impressione è che non si tratti di roba da poco. Tra le altre cose si prevedono “opere di protezione dei pavimenti, dei paramenti, delle porte nell’area interessata dall’intervento”; “smontaggio di porzione di controsoffitto esistente in pannelli modulari microforati, con interventi sulla sottostante struttura di sostegno, per impostazione struttura nuova parete”; “fornitura e posa in opera di nuova porta a battente in legno tamburata”; “realizzazione di divisorio in lastre di cartongesso doppia lastra su struttura portante in profili di acciaio zincato”; “fornitura e posa in opera di un sistema di videocitofonia”. Quest’ultimo dovrà essere composto da “un modulo esterno incassato a parete completo di gruppo fonico” e “2 videocitofoni interni”. In più ci sarà la “fornitura e posa in opera di elettroserratura su porta esistente, con chiave interna ed esterna, apertura comandata da tastiera digitale a combinazione installata a parete, codice programmabile”. Tutto questo, come dicevamo, sarà messo in atto dalla Natura e Architettura Ortolani srl, per un totale di 4.900 euro. Quello che colpisce, oltre al contenuto del contratto, è l’immediatezza della fornitura. L’invito, che come ripetiamo è datato 14 luglio, chiedeva alla stessa società di far pervenire l’offerta economica entro le ore 15 dello stesso giorno. Insomma, una procedura cotta e mangiata. Naturalmente La Notizia ha chiesto lumi alla Consip sulle ragioni di questo primo intervento della nuova gestione Cannarsa.

Le spiegazioni – La società ha risposto circoscrivendo la portata dell’iniziativa all’installazione di una nuova porta per un accesso più garantito alla stanza dell’amministratore delegato. Ma come si giustificano allora tutti quei contenuti del contratto, riassunti in ben 12 punti? A tal proposito la Consip ha spiegato che tutti devono essere ritenuti accessori rispetto al lavoro principale, che è appunto relativo alla porta. Insomma, a stare a quanto ha riferito la società non ci sarebbero attività connesse a una ripulitura o a una bonifica della stanza dell’Ad. Ma che le ragioni di sicurezza siano del tutto prioritarie viene confermato dalla Società per azioni del ministero del Tesoro nel momento in cui ha fatto sapere a la Notizia che è stato individuato un nuovo capo della sicurezza e che altri interventi sono già programmati per proteggere il delicatissimo archivio documentale della Centrale acquisti. La cui importanza, come ha già scritto il nostro giornale, è ben presente al ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, che nella recente tornata di nomine ha deciso di affiancare a Cannarsa il suo portavoce Roberto Basso, chiamato a ricoprire l’incarico di presidente Consip.

Twitter: @SSansonetti