In Gran Bretagna la bufera su Tripadvisor

Perfino le recensioni online possono nascondere insidie. Secondo La Stampa.it hotel e ristoranti britannici infatti sono sempre più “ostaggio” degli utenti di Tripadvisor, il noto sito in cui i turisti lasciano le proprie opinioni e commenti. Ci sono infatti sempre più persone che tentano di ricattare i gestori chiedendo loro notti o pranzi omaggio, minacciandoli con giudizi negativi che danneggerebbero l’immagine del locale ma anche il suo punteggio sulla guida online.

Ormai la “minaccia” di Tripadvisor è usata per ottenere di tutto: una bottiglia, un dolce o uno sconto. Dopo le forti proteste di albergatori e ristoratori si è mobilitata la loro associazione.

«I clienti che cercano di estorcere favori facendo leva sul sito sono un problema crescente», spiega Martin Couchman al Daily Telegraph, vice responsabile della British Hospitality Association.

«Anche se è difficile capire se qualcuno stia cercando di ricattare un gestore – ha aggiunto – noi consigliamo di non rispondere a quegli utenti che sembrano agire in cattiva fede».

Il consiglio dato a tutti è di contattare l’associazione o direttamente Tripadvisor per segnalare le irregolarità. Un portavoce del portale ha spiegato che già il sito fornisce ai gestori il modo per denunciare i recensori che ricorrono a minacce. Non ci sono ancora statistiche ufficiali sul fenomeno. Ma Craig Savage, un ristoratore del South Yorkshire, in Inghilterra settentrionale, ha calcolato che circa 30 pasti su mille totali ogni settimana siano serviti a persone che si definiscono come recensore esperto, il riconoscimento che il sito concede a chi ha fatto molti interventi, e chiedono regalie e sconti.

Su Tripadvisor gli utenti più attivi possono ottenere una serie di `titoli´ del tutto virtuali: si va dal contributore, che ha fatto pochi commenti, sino al “grado” più alto, il «recensore super», che ne ha fatti più di 50. Fra le garanzie messe in campo dal portale, un rigido controllo di quanto viene pubblicato in base alle linea guida per evitare frodi.

«Di solito succede così – ha detto Savage – un cliente si avvicina al bar o dice a un cameriere di essere un recensore esperto e sai che di sicuro qualcosa andrà storto. Quasi sempre finiscono col lamentarsi del pasto o del servizio e alla fine ottengono sempre qualcosa gratis».