In Russia pesa l’astensione. Ma per gli 007 di Mosca il numero di votanti è basso come in altri Paesi occidentali

Secondo i Servizi di Mosca gli Usa, attraverso boicottaggi e appelli a non andare alle urne, cercano di ridurre il numero di votanti alle presidenziali in Russia.

In Russia pesa l’astensione. Ma per gli 007 di Mosca il numero di votanti è basso come in altri Paesi occidentali

Gli Stati Uniti, attraverso boicottaggi al sistema elettronico di voto e gli appelli dell’opposizione a non andare alle urne, cercano di ridurre il numero di votanti alle presidenziali in Russia del 15-17 marzo per screditare la consultazione, a cui Vladimir Putin si presenta per ottenere un quinto mandato. Lo afferma il servizio stampa dei servizi d’intelligence esterni (Svr) di Mosca come riferisce la Tass.

Secondo i Servizi di Mosca gli Usa, attraverso boicottaggi e appelli a non andare alle urne, cercano di ridurre il numero di votanti alle presidenziali in Russia

Ma gli Usa, sempre secondo i 007 di Mosca, dimenticano che il numero di votanti è basso anche in vari Paesi occidentali, tra cui l’Italia, dove il partito di Giorgia Meloni ha vinto nel 2022 “solo a causa della bassissima affluenza alle urne”.

“Con la partecipazione dei principali specialisti informatici americani, si prevede di effettuare attacchi informatici al sistema di voto elettronico a distanza, che renderanno impossibile il conteggio dei voti di una parte significativa degli elettori russi”, ha dichiarato ancora l’ufficio stampa dei servizi d’intelligence esterni russi.

“Gli Stati Uniti diffondono appelli ai cittadini russi affinché ignorino le elezioni”

I 007 di Mosca aggiungono che, su istigazione di Washington, attraverso le risorse Internet dell’opposizione si diffondono appelli ai cittadini russi affinché ignorino le elezioni. La stessa fonte afferma che la riduzione dell’affluenza alle urne darebbe all’Occidente un motivo per mettere in discussione i risultati elettorali. I servizi russi sottolineano tuttavia che la bassa affluenza è un fenomeno che riguarda anche l’Occidente, e cita tra l’altro il caso dell’astensione record alle politiche italiane del 2022, quando si recò alle urne meno del 64% degli elettori. Così, si afferma nel comunicato, il partito della premier Meloni “ottenne una vittoria inaspettata solo a causa della bassissima affluenza”.