In Trenord volano solo i premi all’Ad Piuri

Lievitano a 627mila euro l'anno i compensi dell'Ad di Trenord Piuri. Malgrado le critiche al dirigente targato CL.

In Trenord volano solo i premi all’Ad Piuri

Il cielo ha evidentemente un occhio di riguardo per la nidiata di manager pubblici lombardi che hanno fatto parte di Comunione e liberazione. In particolare sembra volgere il suo sguardo benevolo sulla testa di Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord che è anche direttore generale di Ferrovie Nord Milano (FNM). Perché, mentre contro il cielo imprecano i pendolari lombardi alle prese con ritardi e cancellazioni, tanto che saranno 25 le direttrici servite da Trenord sulle quali scatterà in ottobre il bonus del 30% per i ritardi accumulati in giugno, Marco Piuri, per il terzo anno consecutivo, ha visto aumentare i suoi emolumenti.

Lievitano a 627mila euro l’anno i compensi dell’Ad di Trenord Piuri. Malgrado le critiche al dirigente targato CL

In virtù dei suoi due ruoli il top manager del sistema ferroviario regionale percepiva lo scorso anno, tutto compreso, 568mila euro, “stipendio” che aveva già visto un primo consistente aumento nel 2020, anno nero della pandemia. La cifra è stata ulteriormente aumentata del 20% nel 2022, portando il compenso lordo a 627.274,75 euro. Di questi 361.333,39 euro sono parte fissa, 212.110.00 euro sono ascrivibili al bonus di FNM per gli obiettivi raggiunti, 50mila euro annui come compenso sono riconosciuti a Piuri per il suo ruolo di direttore generale di Trenord. Anche per i pendolari c’è stato un aumento dell’8% in due anni, ma del costo di biglietti e abbonamenti.

Anche l’anno scorso a Piuri era stato assegnato un bonus di oltre 200mila euro, sempre da FNM. L’importo era legato all’aver concluso con successo alcune acquisizioni societarie, in particolare di aver portato a termine l’integrazione di Milano Serravalle, la società autostradale che gestisce un tratto della A7 e le tangenziali milanesi e che possiede quote rilevanti nella Brebemi e nella Tem, la tangenziale esterna di Milano.

“Il manager che deve far funzionare la mobilità sostenibile, quella ferroviaria, viene premiato, di fatto, perché integra una società autostradale che fa profitti sul transito di auto private e Tir e questa la dice lunga sull’idea di mobilità sostenibile di Regione Lombardia”, aveva commentato allora il consigliere regionale Pd Matteo Piloni. Il bonus di quest’anno, elargito sempre da FNM, sarebbe stato riconosciuto a Piuri anche in virtù del raggiungimento del valore target Ebitda (acronimo di “Earnings Before Interests, Tax, Depreciation and Amortization”, “utile prima di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti”), un indice che si riferisce ai flussi di cassa e allo stato di salute dei conti.

Mentre la partecipata del Pirellone strapaga il manager i ticket sono rincarati dell’8% negli ultimi due anni

Ma quali sono i conti di Trenord? Nella relazione dell’ex parlamentare leghista Andrea Gibelli, presidente del Cda di Ferrovie Nord Milano (società quotata in Borsa) del 15 marzo 2023, si legge, relativamente all’approvazione dei risultati al 31 dicembre 2022, che per Trenord “i ricavi sono aumentati a 831,9 milioni di Euro da 760,2 milioni di Euro nel 2021, con una crescita di 71,8 milioni di Euro (+9,4%). La variazione è imputabile principalmente all’incremento dei ricavi da traffico ferroviario a 311,0 milioni di Euro (+117,9 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente), grazie alla ripresa della domanda di trasporto ferroviario (+29,8% rispetto al 2021, che si mantiene tuttavia inferiore del 29,6% rispetto allo stesso periodo del 2019) e, in parte, all’aggiornamento delle tariffe a partire dal 1° settembre 2022”.

La società al 50% di Regione Lombardia tramite FNM e per l’altra metà di Ferrovie dello Stato tramite Trenitalia, si legge ancora nella relazione di Gibelli, “chiude il 2022 con un risultato netto pari a -9,5 milioni di Euro, in peggioramento rispetto al sostanziale pareggio registrato nel 2021, anche a causa dei maggiori interessi passivi maturati sui debiti finanziari accesi per i beni in leasing e delle minori imposte anticipate iscritte”.