Prove di riapertura. In vigore da oggi le nuove misure su scuola, quarantene e Super Green Pass. Sileri: “Seguiamo i dati. Serve gradualità”

Scattano da oggi le nuove misure, stabilite dal Governo il 2 febbraio scorso, in particolare per la gestione dei casi di positività nelle scuola, ma anche sulla durata del Green Pass e delle quarantene.

Prove di riapertura. In vigore da oggi le nuove misure su scuola, quarantene e Super Green Pass. Sileri: “Seguiamo i dati. Serve gradualità”

Scattano le nuove misure, stabilite dal Governo il 2 febbraio scorso (leggi l’articolo), per la gestione dei casi di positività nelle scuola, ma anche sulla durata del Green Pass e delle quarantene. Da oggi nella scuola dell’infanzia fino a quattro casi di positività nella stessa sezione/gruppo classe, l’attività educativa e didattica prosegue in presenza per tutti. Così come nella scuola elementare, dove si andrà in Dad solo in presenza di quattro casi, con un numero inferiore di positività le lezioni potranno proseguire in presenza ma con l’utilizzo di mascherine ffp2 (sia nel caso dei docenti che degli alunni sopra i 6 anni) fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso di positività.

Nelle scuole medie e superiori con un caso di positività nella stessa classe l’attività didattica prosegue per tutti con l’utilizzo di mascherine ffp2. Con due o più casi i vaccinati e i guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, i vaccinati con dose di richiamo e gli esenti dalla vaccinazione proseguono l’attività in presenza con l’utilizzo di mascherine ffp2. Per gli altri studenti è prevista la didattica digitale integrata per cinque giorni.

Ma da oggi entra in vigore anche il Green Pass con durata illimitata, per chi ha fatto tutte e tre le dosi, ma anche il nuovo sistema per le quarantene (dimezzate a cinque giorni per i non vaccinati). La prossima tappa sarà quella del 15 febbraio, quando scatterà l’obbligo del Super Green Pass al lavoro per gli over 50, già soggetti alla vaccinazione obbligatoria. L’ultima data da cerchiare potrebbe essere quella del 31 marzo, quando dovrebbe cessare lo stato di emergenza.

“Credo nella gradualità. Osserviamo i numeri che ci saranno nel mese di febbraio” e che al momento “stanno andando bene” ha detto 24Mattino il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, aggiungendo che va monitorata la comparsa “di eventuali nuovi varianti, anche se io dubito che possa essercene una più veloce di Omicron che sia anche più cattiva”. Poi “con la gradualità che ci consentirà la circolazione del virus, verranno prese le decisioni nella direzione di un alleggerimento delle restrizioni”.

“Da metà febbraio sarà rimosso l’obbligo delle mascherine all’aperto. Prima o poi – ha aggiunto – toglieremo anche quelle al chiuso, ma è troppo presto per parlarne. Ci sarà prima una fase di transizione. Nessuno ama le restrizioni – ha detto ancora Sileri – ma sembra quasi che ci siano due fazioni: chi vuole stringere e chi vuole che non ci sia nulla. Purtroppo il buono sta a metà. Le restrizioni ci sono perché abbiamo avuto un’alta circolazione del virus. Omicron però ci sta dando meno problemi rispetto a un mese fa e progressivamente alcune restrizioni verranno tolte”.

“È presto per dire se il Covid-19 sia in via di esaurimento. Mentre la curva epidemica è in fase di regressione in oltre 20 Paesi del mondo, assistiamo ancora alla rapida crescita dei casi nell’Est Europa e nel Sudest asiatico”: la pandemia “non possiamo dichiararla vinta”, ha affermato, invece, al Corriere il presidente dell’Aifa e vrorologo del Cts, Giorgio Palù. Secondo Palù “illimitato è, dal punto di vista lessicale, termine improprio per il Green Pass”.

“Non si può intendere che il booster conferisce una protezione persistente nel tempo. È più corretto parlare di validità prolungata sine die. Siamo in attesa di dati raccolti sul campo – ha aggiunto il numero uno dell’Aifa – circa la durata della protezione vaccinale e la qualità e alla persistenza della risposta immunitaria. È quindi possibile che vengano utilizzati altri richiami magari il prossimo autunno con un vaccino polivalente e aggiornato, se si conferma l’attuale calo della curva epidemica”.