Incentivi auto elettriche: perché il fondo si è esaurito in poche ore e cosa cambia per gli acquirenti

“I fondi per gli incentivi all’acquisto di auto elettriche sono finiti in poche ore". Ecco perché e come funzionava il bonus da 11.000 euro

Incentivi auto elettriche: perché il fondo si è esaurito in poche ore e cosa cambia per gli acquirenti

Nel giro di sei ore dalla riapertura della piattaforma per richiedere i contributi statali, i fondi destinati all’acquisto di auto elettriche in Italia sono andati quasi completamente esauriti: oltre 481 milioni di euro su un totale di 597 milioni stanziati sono stati ‘prenotati’ da circa 45 mila voucher già nel primo giorno.

Questo rapido esaurimento solleva interrogativi importanti per chi stava pianificando l’acquisto di un’auto a zero emissioni, ma anche per concessionarie e case automobilistiche che puntavano su questo provvedimento come leva per la transizione. In questo articolo vediamo il perché della corsa, come funzionava il bonus, e cosa cambia per gli acquirenti rimasti fuori.

Perché i fondi sono finiti così in fretta

Ampia domanda + importi generosi

Il piano prevede contributi fino a 11.000 € per i privati con ISEE entro 40 mila euro, e fino a 20.000 € per le microimprese, per l’acquisto di vetture 100% elettriche. Un importo così elevato ha generato un’immediata corsa alle domande, tanto che la piattaforma è stata sovraccaricata già nelle prime ore: rallentamenti, attese virtuali di 30 minuti per l’accesso, molti utenti che hanno dovuto attendere.

Stanziamento elevato ma ancora non abbastanza

Lo stanziamento per il 2025 ammonta a 597 milioni di euro. Tuttavia, viste le condizioni favorevoli e l’interesse concentrato su un numero limitato di modelli, la dotazione è stata insufficiente a soddisfare tutto il potenziale mercato.

Requisiti selettivi che aumentano la competizione

Per accedere al bonus erano richiesti requisiti stringenti: ad esempio, ISEE fino a 40mila euro, la rottamazione di un veicolo fino a Euro 5, residenza in uno dei comuni ammessi (2.260 comuni nelle 83 aree urbane funzionali). Questi vincoli, paradossalmente, hanno aumentato la domanda “anticipata” a partire dalla mattina stessa del click-day, generando un’aspettativa molto elevata.

Logistica del “click-day”

La modalità scelta è quella del “voucher da richiedere online” (tramite la piattaforma del Sogei), che ha facilità ma anche criticità: chi era pronto al momento dell’apertura ha avuto un vantaggio netto. Questo sistema amplifica l’effetto “prima che finisca” e genera un picco immediato.

Come funzionava l’incentivo (prima del suo esaurimento)

Importi e benefici

  • Per le persone fisiche: fino a 11.000 € di incentivo per auto elettrica nuova, se ISEE ≤ 30.000 €, e fino a 9.000 € se ISEE tra 30.000 e 40.000.
  • Per le microimprese: contributo fino al 30% del prezzo d’acquisto (IVA esclusa), con massimale di 20.000 € per veicolo.

Requisiti principali

  • Il veicolo deve essere elettrico (“full EV”), con emissioni 0 g/km di CO₂.
  • Rottamazione obbligatoria di un veicolo fino a Euro 5 intestato al richiedente o a un convivente, da almeno 12 mesi.
  • L’acquisto deve riguardare auto nuove di categoria M1 (fino a 8 posti).
  • Il richiedente deve essere residente in una delle 2.260 aree urbane funzionali ammesse.

Procedura

  1. Accesso alla piattaforma via SPID/CIE.
  2. Verifica automatica ISEE, dati personali, modello auto e concessionario registrato.
  3. Se accettata la domanda, viene emesso un voucher da presentare al concessionario, e l’immatricolazione va fatta entro 30 giorni.

Cosa cambia per chi non ha fatto in tempo o verrà escluso

Possibilità di nuovi stanziamenti

Non è escluso che il Governo decida di ripristinare o aumentare i fondi, visto l’alta domanda e il fatto che il provvedimento è parte centrale della strategia per la mobilità elettrica. Alcune fonti segnalano che il Governo è già al lavoro per rimodulare la dotazione.

Alternative all’acquisto immediato

  • Considerare il noleggio a lungo termine o il leasing dell’auto elettrica, che magari non richiede lo stesso livello di bonus.
  • Valutare modelli “quasi nuovi” o in stock da concessionario con sconto, anche se senza incentivi statali diretti.
  • Verificare se ci sono agevolazioni regionali o locali supplementari (alcune regioni italiane hanno propri bandi).

Cambiamenti nella soglia di accesso e nelle regole

Avendo già saturato il fondo in poche ore, è probabile che i futuri avvisi (se ci saranno) contengano:

  • limiti temporali più stretti;
  • auto selezionate in elenco;
  • modalità “a sportello” o graduatoria cronologica, con più trasparenza.
    Consigliabile monitorare il sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la piattaforma dedicata.

Impatto sui concessionari

I concessionari che hanno aderito al bonus potrebbero dover gestire un alto numero di domande certificate, ma ricevere comunque meno vendite “bonus-assisted” del previsto. Per l’acquirente: verificare sempre che il concessionario sia registrato e abilitato presso la piattaforma.

Il contesto di mercato e perché l’Italia resta indietro

Anche con questi incentivi, l’Italia ha ancora una quota di auto elettriche sul totale delle immatricolazioni inferiore ad altri paesi europei: solo poco più del 5% nel primo quadrimestre 2025.

Questo significa che, oltre agli incentivi, servono infrastrutture (colonnine di ricarica), modelli accessibili e consapevolezza diffusa.
Il fatto che i fondi siano finiti così in fretta testimonia da un lato l’interesse crescente verso l’elettrico, dall’altro la delicatezza nel gestire politiche efficaci e non generare frustrazione negli acquirenti.

Consigli pratici per gli acquirenti interessati

  • Se sei riuscito ad ottenere il voucher verifica subito che la concessione sia valida e rispetti scadenze (ad es. immatricolazione entro termine).
  • Se sei rimasto fuori, iscriviti alla newsletter del ministero o del concessionario per essere avvisato in caso di riapertura o nuovo stanziamento.
  • Controlla modelli ammissibili, prezzo massimo previsto e verifica che il concessionario sia registrato nella piattaforma.
  • Valuta immatricolazione e consegna in tempo utile: una volta emesso il voucher, il tempo utile per perfezionare l’acquisto può essere limitato.
  • Considera il risparmio totale: anche senza incentivi statali, verifica costi di gestione, ricarica, autonomia, e infrastrutture disponibili nella tua zona.