Inchiesta Ue, Mogherini si dimette dalla direzione del Collegio d’Europa. Secondo fonti vicine agli inquirenti l’indagine potrebbe allargarsi

Dopo Sannino, anche Mogherini si dimette dalla guida del Collegio d'Europa. Intanto Eppo sta verificando i verbali degli interrogatori

Inchiesta Ue, Mogherini si dimette dalla direzione del Collegio d’Europa. Secondo fonti vicine agli inquirenti l’indagine potrebbe allargarsi

Dopo l’ambasciatore Stefano Sannino, anche Federica Morgherini si è dimessa giovedì dal ruolo di rettore del Collegio d’Europa, dopo essere finita nell’inchiesta condotta dalla Procura d’Europa europea sui fondi per la creazione dell’Accademia Diplomatica dell’Unione Europea. L’ex Alta rappresentante dell’Ue per gli affari esteri è infatti accusata di frode e corruzione negli appalti pubblici, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale.

Lo scorso martedì Mogherini era stata fermata insieme a Sannino, ex rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione europea, e all’italo-belga Cesare Zegretti, tutti poi rilasciati nella notte essendo stato escluso il pericolo di fuga.

L’addio di Mogherini

“In linea con il massimo rigore e la massima correttezza con cui ho sempre svolto i miei compiti, ho deciso oggi di dimettermi da rettrice del Collegio d’Europa e da direttrice dell’Accademia diplomatica dell’Ue”, si legge in una dichiarazione rilasciata dal Collegio d’Europa dopo la riunione del suo comitato esecutivo, “Sono sicura che la comunità del Collegio nei nostri tre campus continuerà lungo il sentiero dell’innovazione e dell’eccellenza che abbiamo tracciato insieme in questi cinque anni meravigliosi”, conclude Mogherini.

Due giorni fa si era dimesso Sannino, che ha lasciato il suo incarico da capo del Direttorato generale per il Medio Oriente, Nord Africa e Paesi del Golfo presso la Commissione europea. Nel cuore dell’indagine ci sarebbero sospetti di favoritismo e una possibile concorrenza sleale nell’assegnazione da parte del Seae (Il Servizio per l’azione esterna dell’Unione europea) al Collegio d’Europa di un programma di formazione di nove mesi destinato ai futuri diplomatici europei.

L’inchiesta potrebbe allargarsi

E, secondo fonti vicine agli inquirenti, l’inchiesta potrebbe ampliarsi ulteriormente. La fase istruttoria – spiegano le stesse fonti – potrebbe portare a ulteriori sviluppi, non limitati all’appalto dell’Accademia diplomatica europea, includendo eventuali ramificazioni nei rapporti tra Bruxelles e Bruges, sede del Collegio d’Europa.

Intanto la Procura europea (Eppo) sta analizzando i verbali degli interrogatori di Mogherini, Sannino e Zegretti. Secondo una funzionaria dell’Eppo, l’esame del materiale raccolto – che comprende anche dispositivi elettronici e documentazione acquisita durante le perquisizioni – “richiederà tempo” e al momento “non sono attesi sviluppi imminenti”. L’indagine è seguita dalla sede belga dell’Eppo ed è stata affidata a un giudice istruttore competente per le Fiandre occidentali.