Hanno preannunciato il ricorso al Tribunale del Riesame contro le misure decise dal gip Mattia Fiorentini tutti e sei gli arrestati per l’inchiesta milanese sull’urbanistica. Tra questi l’ex assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, l’immobiliarista Manfredi Catella, il “collega” Andrea Bezziccheri (l’unico finito in carcere, mentre gli altri sono ai domiciliari), l’ex presiedente della Commissione paesaggio Giuseppe Marinoni.
Favori politici e finanziamenti misteriosi
Intanto però dalle carte dell’inchiesta continuano a emergere particolari sempre più inquietanti. Sia rispetto alla politica milanese – Marinoni “non faceva mistero di avere concordato con l’assessore Tancredi di inserire una spolverata di edilizia sociale” come “ingrediente” per ravvisare “un interesse pubblico”, scrive il gip sull’ex presidente della commissione paesaggio che, dietro alla sua strategia sui ‘Nodi e le Porte metropolitane’ avrebbe mantenuto “relazioni” di “natura affaristica e speculativa” con gli operatori privati – , sia rispetto all’origine dei capitali che in questi anni hanno sostenuto le grandi operazioni immobiliari.
Quei fiume di milioni dati a Bluestone dal pluripregiudicato
Il caso riguarda l’imprenditore di Bluestone, Bezziccheri, che avrebbe ricevuto 682.750 euro di “prestito” da società riconducibili a Giorgio Santambrogio, 81enne brianzolo con “precedenti di polizia per spaccio di sostanze stupefacenti, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti a vocazione transnazionale, favoreggiamento della prostituzione e dell’immigrazione illegale, porto abusivo di armi e contravvenzioni edilizie”. Per la procura si tratta di soldi inviati “senza alcun riferimento a operazioni specifiche o estremi contrattuali”.
Una galassia di società misteriose
Il 57enne Bezziccheri, promotore di numerosi progetti immobiliari di Milano – Park Tower, Hidden Garden, East Town, Salomone 77 – nell’inchiesta è accusato di corruzione. Santambrogio, negli scorsi anni collocato sicuramente in Svizzera, a Lugano, è risultato il “finanziatore” di diverse iniziative imprenditoriale di Bezziccheri, attraverso le società AB Consulting srl, Keystone Holding srl e Next Home srl, nonché il “titolare effettivo” delle società del “gruppo” Bluestone Crescenzago (per cui c’è stato il rinvio a giudizio per abusi edilizi sulle torri di 81 e 59 metri affacciate sul Parco Lambro), Bluestone srl, Bluestone Crivelli, Bluestone Verona.
Bonifici per 6,5 milioni senza “causale” o con “causali generiche”
In particolare ad attirare l’attenzione degli inquirenti sono i 6,5 milioni di bonifici privi di “causale” o con “causali generiche” accreditati sui conti di Egidio Holding. Per il gip la Bluestone Salomone “viene finanziata con capitali di dubbia provenienza”, che partono da conti registrati in aree a “fiscalità agevolata” come l’Isola di Jersey e messi a disposizione da Patron Milan Residential con “causali criptiche”, nessuna delle quali riconducibile a un “finanziamento soci”.
“Risparmi di famiglia”
Nell’interrogatorio preventivo del 23 luglio l’imprenditore, che nel 2018 aveva patteggiato una pena per bancarotta fraudolenta aggravata in concorso, ha sostento di “non conoscere l’origine” del denaro. Spiegazione “poco credibile” per il gip perché oltre a “essere il dominus delle operazioni immobiliari compiute in Italia”, Bezziccheri è anche “l’amministratore e il legale rappresentante della società finanziata che acquistava interamente le aree e gli immobili su cui doveva essere realizzato l’intervento” di via Salomone. Circostanza che si aggiunge al ritrovamento e sequestro, il 16 luglio, di 120mila euro in contanti in una cassetta di sicurezza intestata alla moglie. Il 57enne li ha definiti “risparmi di famiglia. Elementi che fanno ipotizzare “l’utilizzo, da anni, di società operanti nel campo della speculazione immobiliare per commettere reati o per fruire di finanziamenti occulti”.
Sala incontra le “famiglie sospese” e rischia forte su San Siro
Sul lato politico, ieri il sindaco Beppe Sala ha incontrato alcuni degli acquirenti degli appartamenti negli stabili finiti sotto sequestro. Durante il faccia a faccia è stata decisa la creazione di un tavolo istituzionale per sbloccare i cantieri fermi a causa delle inchieste e per dare i permessi a chi è in attesa di costruire. A farne parte saranno Comune, prefettura e ‘famiglie sospese‘.
Il confronto dovrebbe iniziare a settembre, mese caldo per la tenuta della giunta. Soprattutto per la questione San Siro, sulla cui delibera di vendita Sala potrebbe non avere la maggioranza in Consiglio comunale. Per il via libera alla cessione servono infatti 25 voti favorevoli, e su 31 i consiglieri di maggioranza, a oggi 6 si sono detti contrari e uno è in bilico. La Lega ha già detto che non vuole fare “la stampella della sinistra”. Probabile anche che FdI non giunga in soccorso del sindaco, visto che ieri è tornata a chiederne le dimissioni.