Ancora incidenti sul lavoro. Oggi sono tre i lavoratori caduti. Due vittime in Toscana e una in Campania. Cgil: “Fermiamo questo stillicidio”

Tre nuovi incidenti sul lavoro si sono registrati in Toscana e Campania. Sbarra: "Dietro ogni morte sul lavoro ci sono gravi responsabilità".

Ancora incidenti sul lavoro. Oggi sono tre i lavoratori caduti. Due vittime in Toscana e una in Campania. Cgil: “Fermiamo questo stillicidio”

Tre nuovi incidenti sul lavoro si sono registrati oggi. Dopo il marittimo colpito da un cavo di acciaio e deceduto ieri a Livorno, altre due persone, a poche ore di distanza, sono morte oggi in Toscana e una in Campania. In Versilia un 50enne è morto, schiacciato fra due lastre di marmo, in un’azienda lapidea di Pietrasanta. Un’altra vittima c’è stata a Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, dove un 73enne è caduto da un albero in un’azienda agricola. La terza vittima a Napoli, dove un operaio di 58 anni, impiegato per conto di Metropolitana di Napoli, è morto cadendo in una banchina nel cantiere della fermata “Tribunali”.

“Ieri a Livorno, oggi a Castiglion Fiorentino, a Pietrasanta e a Napoli. Le ennesime stragi sul lavoro. Fermiamo questo stillicidio e rafforziamo immediatamente l’attività ispettiva e la formazione, si introduca una patente a punti per tutte le aziende. Basta inattività” scrive su Twitter la Cgil nazionale.

“Anche oggi altri incidenti mortali sul lavoro. Ancora tante vite spezzate e famiglie distrutte. Una vera piaga del nostro paese” ha commentato, invece, il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra. “Dietro ogni morte sul lavoro – ha aggiunto – ci sono gravi responsabilità ed omissioni di tante aziende. Bisogna intervenire duramente con maggiori sanzioni e più controlli”.

“Bisogna investire in sicurezza, in prevenzione che vuol dire assunzione del personale necessario per i controlli sui luoghi di lavoro”, afferma, in una nota, il senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto), componente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sicurezza sui luoghi di lavoro. “Oggi più che mai – aggiunge Ruotolo -, bisogna dar vita all’istituzione della Procura Nazionale del Lavoro e valutare d’inserire nella legislazione sul lavoro il reato di omicidio colposo e pensare a una regia unica d’intervento: un coordinamento nazionale degli enti per tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro. Non chiamateli incidenti sul lavoro. Nessuna fatalità”.

Dall’archivio: Ancora incidenti sul lavoro. Tre in poche ore. Un operaio precipita da un tetto e muore a Bergamo. M5S: “Subito la procura nazionale”.