Dopo una decina di giorni di calma, torna a salire la tensione tra India e Pakistan. A rompere l’apparente tranquillità è stata l’esplosione di uno scuolabus a Khuzdar, nella provincia pachistana del Belucistan, che ha causato la morte di tre bambini e due adulti. A darne notizia è il Servizio interforze di pubbliche relazioni (ISPR) di Islamabad, che ha definito l’attacco “vergognoso” e ha accusato l’India di esserne responsabile.
“In un altro attacco vile e raccapricciante, pianificato e orchestrato dallo Stato terrorista indiano ed eseguito dai suoi delegati nel Belucistan, uno scuolabus con bambini innocenti è stato preso di mira a Khuzdar. Dopo aver fallito miseramente sul campo di battaglia, questi atti atroci sono diventati il mezzo attraverso cui i delegati indiani cercano di diffondere terrore e instabilità nel Belucistan e nel Khyber Pakhtunkhwa”, si legge nel comunicato dell’ISPR.
India e Pakistan di nuovo ai ferri corti: esplode uno scuolabus che causa una strage di bambini pakistani. E Islamabad accusa Nuova Delhi: “Dietro ci sono loro”
“L’uso del terrorismo come strumento di politica di Stato da parte del governo indiano è abominevole e dimostra un totale disprezzo per le norme umane fondamentali. I responsabili di questo attacco — pianificatori, mandanti ed esecutori — saranno perseguiti, e il volto atroce dell’India sarà smascherato davanti al mondo intero”, conclude la nota.
Accuse a cui, almeno per il momento, l’India del primo ministro Narendra Modi ha preferito glissare, evitando ogni commento.