L’inflazione scende leggermente (dall’1,7% all’1,6%), ma non basta. Perché il rallentamento, dovuto alla frenata dei prezzi energetici, viene compensato da un nuovo aumento del carrello della spesa. L’Istat stima che su base annua passa dal +3,2% al +3,4%, certificando la crescita dei costi dei prodotti di uso quotidiano. Accelerano i prezzi nel settore alimentare ad agosto (+3,8%) mentre restano stabili i prodotti ad alta frequenza d’acquisto (+2,3%). E il calo generale è dovuto alla discesa dei beni energetici regolamentati (da +17,1% a +12,9%), ma come detto a questo dato fa da contraltare l’aumento del carrello della spesa, legato all’aumento dei prezzi degli alimentari non lavorati (+5,6%), dei vegetali freschi o refrigerati (+5,1%) e delle carni (+5,1%). Inflazione che pesa sui costi dei beni alimentari, quelli irrinunciabili.
Corre il carrello della spesa, l’allarme dei consumatori
Non a caso, sono in allarme le associazioni a difesa dei consumatori, con il Codacons che parla di “stangata” e che sottolinea anche il caro-scuola, con l’aumento dei costi del 4,8% su anno. Ma non solo, perché i rincari maggiori riguardano “le voci legate al turismo”, con crescita record per i prezzi dei voli nazionali, dei traghetti, dei pacchetti vacanza e delle strutture ricettive. Proprio per questa ragione l’Unione nazionale consumatori parla di “speculazione sulle vacanze degli italiani”.
Inoltre, come sottolinea il suo presidente, Massimiliano Dona, siamo di fronte a un “carrello della spesa rovente”, con “l’infiammata delle spese di tutti i giorni” che comporta un esborso annuale più alto di 584 euro, di cui 366 euro solo per cibo e bevande. L’Adoc chiede invece un intervento al governo e minaccia: “Se non ci saranno decisioni in merito, non sarà da escludere uno sciopero del carrello”.