Istanbul, il ministro degli Esteri turco: identificato l’autore della strage. E il Parlamento proroga di tre mesi lo stato d’emergenza

L'annuncio è arrivato dal ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu: "L'identità della persona responsabile dell'attacco di Istanbul è stata determinata"

Dopo alcuni buchi nell’acqua, tra arresti, fermi e rilasci, le autorità turche fanno sapere di aver identificato l’attentatore di Capodanno in discoteca che ha ucciso 39 persone e ferite almeno altre 70. L’annuncio è arrivato dal ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu: “L’identità della persona responsabile dell’attacco di Istanbul è stata determinata” ha detto il ministro in un’intervista tv, senza aggiungere altro forse per evitare di esporsi a nuove figuracce o semplicemente per maggiore delicatezza rispetto a un’indagine così importante. Solo nella giornata di ieri i media avevano diffuso il nome di un cittadino kirghiso rivelatosi poi dei tutto estraneo alla strage.

Caccia all’uomo – Quando l’attentatore è ancora in fuga, il punto sulle indagini evidenzia che finora sono state arrestate 16 persone. Gli ultimi due, stranieri, proprio ieri all’aeroporto Ataturk. Si va delineando meglio anche la dinamica dell’attacco con l’attentatore che ha sparato tra i 120 e i 180 proiettili e l’uso di granate. Sembrerebbe, inoltre, che il killer conoscesse bene il locale avendo scelto con precisione le uscite e come e  dove nascondersi. Il killer, infatti, si sarebbe cambiato all’interno della cucina del locale. Non escluso affatto che potesse avere dei complici anche presenti all’interno della discoteca. In Turchia, intanto, sempre ieri è stato votata dal Parlamento la proroga dello stato d’emergenza introdotto a luglio 2016 dopo il fallito tentativo di colpo di stato. Vicinanza a Tayyip Erdogan è stata espressa anche dal presidente in uscita degli Stati Uniti d’America Barack Obama che lo ha chìiamato per esprimere le condoglianze, accogliendo favorevolmente lo sforzo turco per il cessate il fuoco in Siria e un ritorno ai negoziati.