La disoccupazione torna a scendere. Ma grazie essenzialmente ai contratti a termine e non a quelli a tempo indeterminato. Secondo i dati Istat sul mese di agosto, infatti, il tasso di disoccupazione è in discesa di 0,2 punti percentuali attestandosi all’11,2%. Ciononostante i dipendenti a tempo indeterminato sono diminuiti di 2mila unità. I dati Istat sul mese di agosto evidenziano poi un forte divario di genere: i nuovi occupati sono tutte donne. Quelle con un posto sono aumentate di 47mila unità, mentre gli uomini occupati diminuivano di 11mila. Il saldo netto è positivo per 36mila unità, mentre rispetto all’agosto 2016 se ne contano 375mila in più di cui 350mila a termine.

Altro dato positivo è quello in riferimento ai giovani: l’analisi per fasce di età mostra che per i cittadini tra i 15 e i 24 anni il tasso di disoccupazione è sceso al 35,1%, 0,2 punti in meno rispetto a luglio e 2,2 in meno sullo stesso mese del 2016. L’aumento dell’occupazione interessa, in generale, tutte le classi di età, con la significativa eccezione però dei 35-49enni: per loro in agosto si contano 37mila posti in meno. E sono addirittura 147mila in meno rispetto all’agosto 2016. “Influisce in modo determinante il calo demografico di questa classe”, spiega l’Istat.

Con i dati dell’istituto è arrivato il commento via Twitter del segretario del Pd, Matteo Renzi: “#ISTAT: giù la disoccupazione, su gli occupati. Il #JobsAct funziona. Non serve darci ragione sul passato: dateci ascolto sul futuro #avanti”.