L’Italia è il secondo Paese Ue per numero di dosi somministrate. I vaccinati superano quota 180mila. Palazzo Chigi: “La macchina organizzativa sta accelerando”

L’Italia è il secondo Paese Ue per numero di dosi somministrate. I vaccinati superano quota 180mila. Palazzo Chigi: “La macchina organizzativa sta accelerando”

“In merito alla situazione della somministrazione del vaccino contro il Covid-19, si precisa che l’Italia ha già vaccinato quasi 180mila persone. Solo nella giornata di ieri, con tutte le Regioni che hanno avviato la campagna, sono state somministrate oltre 65mila dosi, un dato record nell’ambito dell’Unione Europea. I numeri italiani sono già oggi soddisfacenti, perché pongono il nostro Paese al secondo posto nel continente per quantità di dosi somministrate”. E’ quanto sottolineano fonti di Palazzo Chigi in merito alla campagna vaccinale anti-Covid che oggi ha toccato le 182.442 somministrazioni pari al il 38% delle dosi disponibili (479.400).

Sulla somministrazione dei vaccini “la macchina organizzativa sta accelerando e, nel giro di poche settimane, viaggerà a pieno ritmo”,  spiegano le stesse fonti del Governo ricordando che già ora l’Italia è seconda in Ue “alle spalle della sola Germania, che però ha potuto contare su una dotazione iniziale superiore”. “Un risultato per il quale dobbiamo ringraziare l’eccezionale lavoro delle donne e degli uomini del nostro Sistema Sanitario Nazionale. Continuiamo a impegnarci in questo grande sforzo per realizzare un piano vaccinale senza precedenti!”, spiegano ancora.

Secondo quanto riferisce l’ultimo aggiornamento reso noto nel primo pomeriggio di oggi dal Commissario per l’emergenza Coronavirus (qui il report online), sono state fino vaccinate 110.192 donne e 72.250 uomini. Hanno finora ricevuto il vaccino Pfzier 158.323 operatori sanitari, 10.874 unità di personale non sanitario e 9.742 ospiti di Rsa. Tra le Regioni, la provincia di Trento ha somministrato il 67,7% delle dosi disponibili, seguita dal Lazio (63,8%), Toscana (56%) e Veneto (55,6%). Ancora indietro la Lombardia (12%), fanalino di coda Sardegna (7,5%) e Calabria (5,4%).