In Italia è tutto bloccato. De Luca sbotta e se la riprende con Roma. “Se fossimo in mano ai ministeri il Paese avrebbe conosciuto l’ecatombe”

Il governatore De Luca: "È tutto fermo in attesa di eleggere il capo dello Stato e di conoscere cosa succederà con il Governo".

In Italia è tutto bloccato. De Luca sbotta e se la riprende con Roma. “Se fossimo in mano ai ministeri il Paese avrebbe conosciuto l’ecatombe”

“In Italia è bloccato tutto, sono bloccati i ministeri. Ho parlato nei giorni scorsi con Giovannini e con Cingolani ma per il resto mi sembra tutto fermo e immobile, soprattutto la parte burocratico-amministrativa”. È quanto ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso del suo consueto appuntamento social del venerdì pomeriggio per fare il punto sull’emergenza Covid (qui il video).

“Non è possibile reggere in queste condizioni. E’ tutto fermo in attesa di eleggere il capo dello Stato e di conoscere cosa succederà con il Governo” spiega il governatore. “Per quanto ci riguarda – agginge De Luca – contrasteremo spinta a centralizzare. Se fossimo in mano ai ministeri, l’Italia avrebbe conosciuto l’ecatombe. A Roma non sono in grado di fare nulla. Il commissario dice ‘abbiamo raggiunto gli obiettivi’, dovrebbe dire ‘le Regioni hanno raggiunto gli obiettivi’. A Roma solo carte. Dalle Regioni il 100 per cento del lavoro”.

“Non so se siamo al picco – ha aggiunto De Luca -, ma la sensazione che si ha è che in Italia abbiamo ancora un numero impressionante di morti per Covid: siamo in emergenza drammatica. Per l’estensione del contagio siamo fermi da qualche giorno sotto i 200mila. Nessuno è in grado di sapere cosa succederà, la sensazione è che si vada verso un assestamento e questo lascia intuire che da fine gennaio avremo una discesa del contagio. Speriamo sia così”.

“Dobbiamo stringere i denti fino a fine gennaio, in Campania stiamo reggendo bene” spiega il governatore che sottolinea come la Regione non chieda “modifiche di colori” ma stia affrontando l’emergenza nonostante “300 posti in meno di terapia intensiva rispetto ad altre regioni anche più piccole”. Sulla campagna vaccinale De Luca aggiunge: “Stanno crescendo i numeri dei vaccinati, anche di prime dosi. Mi pare si stiano svegliando, meglio tardi che mai”.

I no vax secondo De Luca “si sono assunti la responsabilità di danneggiare drammaticamente i pazienti non Covid”. “In tutta Italia sono in secondo piano i malati non Covid. Un danno enorme – chiosa il governatore campano – per tutti i pazienti oncologici, cardiologici e diabetici”.

“Continuo a registrare una posizione propagandistica e demagogica da parte del Ministero dell’Istruzione in relazione alla scuole. Premesso – ha affermato ancora De Luca – che tutti vogliamo mandare i ragazzi in presenza a scuola, ma il Ministero ha comunicato dati mistificati: non è vero che abbiamo il 92% di situazioni normali. Voglio darvi i numeri: i positivi in Campania nella fascia 0-13 anni sono 29mila unità. Questi i dati rilevati dall’11 gennaio a oggi in 10 giorni. Nel periodo 11-19 gennaio i contagiati nel territorio dell’Asl Napoli 1 sono 5mila. Se confrontiamo con i dati degli ultimi 10 giorni del 2021 l’incremento registrato è del 132%”.