J-Ax e Fedez ne sono la testimonianza: oggi è il rapper il vero leader della sinistra che non c’è più

I rapper italiani fanno politica. E come se la fanno. Fedez si schiera con i NoExpo per poi fare una marcia indietro e condannare la guerriglia dei black bloc. J-Ax scalda il Concertone del San Giovanni difendendo i rom e gli immigrati. E attaccando in maniera pesante Salvini e la destra. Paragona i rom e i migranti agli italiani che vanno a lavorare a Londra. “Non bisogna avere paura di dire cose di sinistra”, ha detto il ribelle J-Ax in diretta su Raitre dal palco di San Giovanni a Roma. La nuova generazione dei rapper, dunque, è ben diversa da Jovanotti che cantava Penso Positivo e Mi fido di te, diventato l’inno della campagna elettorale di Walter Veltroni.

IL CASO FEDEZ

“Quello che sta succedendo a Milano trascende qualsiasi giustificazione. Ieri era protesta legittima oggi è scempio. MAI esaltato la violenza!” ha twittato Fedez commentando le devastazioni dei black bloc al corteo di Milano. E poi ha proseguito: “Ed è PALESE che la manifestazione di ieri e le violenze che stanno avvenendo in queste ore non sono minimamente paragonabili ed accumunabili”. Ieri Fedez in un tweet si era schierato a favore dei #NoExpo protagonisti di atti vandalici oggi a Milano. “I danni dei #NoExpo sono poca cosa in confronto alle infiltrazioni mafiose e le speculazioni economiche di EXPO. Indignati a giorni alterni!”, aveva scritto il musicista scatenando le reazioni della rete. I danni dei #NoExpo sono poca cosa in confronto alle infiltrazioni mafiose e le speculazioni economiche di EXPO.Indignati a giorni alterni!