Juncker & C. ai saldi di fine stagione. Spendono 28 milioni per le euro-feste. L’ultimo atto della Commissione pronta a multarci

La domanda che, forse, in tanti si staranno facendo è cosa mai ci sarà da festeggiare visto lo stato non di piena salute di diversi Paesi membri (Italia in testa) e dell’Unione europea in generale. Eppure proprio ieri, a pochi giorni dai nomi che dovranno essere proposti dal Consiglio Ue per la prossima Commissione europea, quella attuale ha pubblicato un ultimo, succulento bando di gara. L’oggetto è chiaro: “Organizzazione di eventi e servizi di comunicazione di accompagnamento”. Una breve descrizione dietro cui si nasconde un sistema molto più ampio, reticolare e complesso che giustificherebbe la maxi-commessa: per 12 mesi (rinnovabili) i quasi-scaduti Jean-Claude Juncker e compagni sono pronti a spendere 28 milioni di euro.

IL CONCEPT. I compiti che dovranno essere soddisfatti per un piatto così ricco, in effetti, sono vari. Dalla definizione di un “concept” e, dunque, di un’idea di evento, passando per il coordinamento di tutto il progetto fino alla ricerca di locali, al catering e all’eventuale supporto di segreteria. Il tutto per portare in auge il buon nome dell’Unione europea. Ma entriamo nel dettaglio. Il primo passo sarà quello, come detto, di ideare un evento tenendo conto di quale sia l’obiettivo e quale il pubblico cui rivolgersi. Ovviamente, però, bisognerà tenere a mente anche le varie feste locali e nazionali per evitare eventuali sovrapposizioni. E qui le specifiche della Commissione sono alquanto bizzarre.

Nella documentazione di gara, infatti, si specifica che la “pre-verifica delle date degli eventi nazionali/locali” dovranno anche tener conto di eventuali maratone, manifestazioni culinarie e – udite udite – festa della birra. Il che farebbe pensare che la Commissione non vuole proprio che un qualsiasi tipo di evento organizzato e ideato dall’Ue sia anche lontanamente sovrapponibile temporalmente con una festa alcolica a base di birra o chissà che altro ancora. Ma non è tutto. Fondamentale – leggendo sempre il bando – risulta non solo la grafica, il numero di partecipanti, eventuali workshop e via dicendo, ma anche l’ideazione di un hashtag. Così, per essere a passo con i tempi e catturare like sui social. Fondamentale, non a caso, è la sezione relativa alla sponsorizzazione e alla comunicazione dell’evento. Con particolare – per dirla con la documentazione ufficiale – “emphasis on social media”.

LAVORO INDEFESSO. Ma non è tutto. Per ogni evento, precisa il bando, bisognerà lavorarci – com’è giusto che sia – almeno tre mesi prima. Ma attenzione: “Il contraente dovrà avere tuttavia una capacità sufficiente per rispondere anche alle richieste dell’ultimo minuto di organizzazione con un tempo pre-evento più breve”. Non si sa mai. Non bisogna dimenticare, peraltro, che il vincitore del maxi-bando dovrà occuparsi anche dell’organizzazione dei vari viaggi, spostamenti e alloggi di eventuali ospiti internazionali. E qui la precisazione è fondamentale: “Le prenotazioni alberghiere – si specifica nella documentazione – devono essere effettuate in hotel con un livello di qualità appropriato per la persona che occupa la stanza”. E, dunque, “i Vip (c’è scritto proprio così, ndr) dovrebbero ottenere un hotel a 5 stelle, un’altra persona un hotel a 4 stelle”. Stesso dicasi per i voli e per i trasporti eventuali. Non resta, dunque, che festeggiare. D’altronde questa Commissione ha dato ragione per tenere in alto i calici e brindare.