Kit per il suicidio venduto online, si indaga sulla morte di una 63enne della provincia di Trento

Dopo la segnalazione dell'Interpol, sono state rintracciate in Italia altre 8 persone che hanno acquistato online il kit per il suicidio.

Kit per il suicidio venduto online, si indaga sulla morte di una 63enne della provincia di Trento

L’Interpol ha lanciato l’allarme su alcuni kit per il suicidio, contenenti nitrito di sodio, venduti da uno chef canadese, nove dei quali sono stati spediti anche in Italia. Uno di questi, anche se le indagini sono al momento in corso, sarebbe stato utilizzato per togliersi la vita da una donna di 63 anni di Borgo Valsugana.

Dopo la segnalazione dell’Interpol, sono state rintracciate in Italia altre 8 persone che hanno acquistato online il kit per il suicidio

Sulla morte della donna sono in corso gli accertamenti da parte della compagnia dei carabinieri di Borgo Valsugana, in provincia di Trento. La 63enne, secondo quanto si è appreso, avrebbe acquistato il kit per il suicidio online e lasciato una lettera per spiegare le modalità del gesto e un biglietto per i familiari. I fatti, secondo quanto ha anticipato il Corriere della Sera, risalgono allo scorso 4 aprile.

I kit sono stati spediti a Roma, Milano, Napoli, Monza, Lecco, Caserta, Bologna, Trento e Pavia

La Direzione centrale della polizia criminale ha poi scoperto che la donna era nella lista dei clienti di uno chef dell’Ontario, Kenneth Law, arrestato il 31 marzo scorso dopo che per due anni aveva gestito dal Canada  alcuni siti, ora chiusi, dove venivano venduti kit per il suicidio. L’Interpol, oltre l’indirizzo della donna di Trento, ha segnalato altri otto destinatari in Italia, a Roma, Milano, Napoli, Monza, Lecco, Caserta, Bologna e Pavia, a cui è stato spedito il kit. Sono stati tutti rintracciati dalle forze dell’ordine.

Lo chef canadese sembrerebbe che abbia venduto online circa 1.200 kit per il suicidio a persone residenti in 40 Paesi diversi. Le indagini sulla vendita online del kit è iniziata nella municipalità di Peel, nell’Ontario, dopo la segnalazione di sette decessi per suicidio nel Regno Unito e tre negli Stati Uniti, tra cui un ragazzo di 17 anni, collegati alla vendita online di nitrito di sodio.