La crisi ucraina affossa le Borse

Martedì negativo per Piazza affari.

In generale giornata debole per le Borse europee, dove sono tornate a dominare le prese di beneficio, incoraggiate sul finale anche dalla performance ribassista di Wall Street.

La situazione delicata in Ucraina, con gli Stati Uniti favorevoli a nuove sanzioni, il peggioramento dell’indice Zew, quello che misura le aspettative degli imprenditori tedeschi, e l’approssimarsi dei ponti pasquali, hanno incoraggiato un atteggiamento cauto.

Milano ha accusato la performance peggiore risentendo dei cali registrati dalle banche. Il Ftse Mib ha lasciato sul parterre il 2,33%.

A Piazza Affari Mps ha catalizzato l’attenzione, con i titoli che sono andati a picco del 10,4%, dopo l’indiscrezione che l’istituto lancera’ un aumento di capitale da cinque miliardi, anziche’ da tre come indicato in precedenza.

Comunque sono andate male anche le altre banche, con Intesa Sanpaolo, Bper e Ubi che hanno perso oltre il 4%.

Finmeccanica ha accusato una flessione del 5,2%, sul timore che i nuovi vertici della società, con Mauro Moretti presidente, possano frenare il processo di dismissione di Ansaldo Breda e Ansaldo Sts (-4,8%).

Sono inoltre andate male anche le Enel (-2,3%), dopo l’annuncio delle nomine da parte del governo Renzi, mentre hanno ridotto i danni allo 0,38% le Eni.

Campari ha virato al ribasso sul finale, perdendo oltre l’1%. La societa’ ha annunciato di avere acquisito il gruppo che produce l’Amaro Averna per 103,7 milioni di euro. Sul fronte dei cambi, l’euro e’ scambiato a 1,3815 dollari (1,3816 ieri) e 140,3 yen (140,49), mentre il dollaro-yen e’ pari a 101,55.