La diga di Genova non convince. Ma per Salvini il problema è l’Anac

Duro attacco del ministro Salvini all’Anticorruzione. Mentre la diga di Genova, simbolo del buon uso del Pnrr, è a rischio.

La diga di Genova non convince. Ma per Salvini il problema è l’Anac

Un nemico al giorno toglie alla Lega ogni imbarazzo di torno. Così i conti che non tornano al ministro Giancarlo Giorgetti sono scaricati sull’incolpevole Ragioniere generale dello Stato, Biagio Mazzotta, mentre lo scaricabarile del segretario Matteo Salvini punta sull’Anac, l’Autorità anticorruzione che ha smontato la gestione dei fondi Pnrr su una delle opere simbolo della capacità (o in questo caso, dell’incapacità) di spesa del governo. Nel mirino c’è la nuova diga di Genova, una maxi opera da 1,3 miliardi di euro e fiore all’occhiello tra le infrastrutture finanziate con le risorse del Recovery Fund.

Duro attacco del ministro Salvini all’Anticorruzione. Mentre la diga di Genova, simbolo del buon uso del Pnrr, è a rischio

Al Ministero dei Trasporti, guidato proprio da Salvini, la bocciatura dell’Anac è andata di traverso, soprattutto per la contestazione di una serie di criticità e di irregolarità nelle procedure di assegnazione dell’appalto senza gara. “È come se pezzi di Stato remassero contro l’interesse nazionale”, hanno attaccato senza giri di parole fonti del ministero, sottolineando come “le obiezioni dell’Anac sono fortemente contestate” dagli uffici controllati da Salvini. Un attacco all’Autorità senza neppure metterci la faccia, insomma. Sulla stessa linea del segretario della Lega anche il governatore della Liguria, Giovanni Toti: “Ben comprendo il disappunto del Mit su Anac. Qualcuno in Italia privilegia la burocrazia al risultato”.

Sono numerose le irregolarità riscontrate dall’Anac sull’infrastruttura che vede impegnati 1,3 miliardi

La replica dell’Autorità presieduta da Giuseppe Busia non si è fatta attendere: “L’Anac come sempre non agisce per bloccare, non avendone tra l’altro la facoltà o i poteri, ma per agevolare la realizzazione delle opere nel doveroso rispetto della legalità, delle regole di trasparenza e concorrenza, così da consentire che si intervenga in tempo, evitando quelle irregolarità che possono avere un impatto anche con riferimento all’erogazione dei finanziamenti dell’Unione europea”. Vedi il Pnrr. L’Autorità, inoltre, ha ricordato che le verifiche sulla Diga foranea di Genova e sulle “criticità emerse” vanno avanti “dal 2022. “Ma la stazione appaltante – si è lamentata – ha contestato la competenza dell’Anac invece di “risolvere in tempo le problematiche avanzate”.