La Forgia: “Per Bari un terzo nome che metta tutti d’accordo non esiste”

Il candidato sindaco M5s a Bari, Michele Laforgia, risponde a Schlein: "Un terzo terzo nome per tenere unito il centrosinistra non esiste"

La Forgia: “Per Bari un terzo nome che metta tutti d’accordo non esiste”

Un terzo nome per tenere unito il centrosinistra a Bari? Secondo Michele Laforgia, candidato sindaco di Bari sostenuto da SI, M5s e Italia viva, non c’è. “Se ne parla da mesi e ci sarà pure una ragione se il terzo nome non è stato trovato e temo che non esista”, ha detto questa mattina in un’intervista a Radio Norba Notizie. Laforgia si sarebbe dovuto misurare alle primarie con l’altro candidato del centrosinistra, Vito Leccese, sostenuto in particolare dal Pd. Ma il M5s ha deciso di sfilarsi dopo l’inchiesta che giovedì ha portato alla luce un sistema per la compravendita di voti in cui sarebbe coinvolta anche l’ex assessora ai Trasporti della Regione Puglia, Anita Maurodinoia, che è indagata per corruzione elettorale. L’assessora giovedì si è dimessa dalla carica e dal Pd. Suo marito Sandro Cataldo, ritenuto a capo dell’associazione che si occupava di acquistare i voti, è stato arrestato con il sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli.

NIENTE NOME ALTERNATIVO PER BARI

Laforgia ha escluso che la soluzione sia trovare un terzo nome alternativo al suo e a quello di Leccese: “Le soluzioni – ha detto – possono essere tante, credo che per l’igiene della discussione bisogna partire da un fatto, confrontiamo il profilo dei candidati e decidiamo chi può rappresentare meglio la coalizione sapendo quel che sta succedendo a Bari, e mi riferisco alle inchieste giudiziarie, mi riferisco alla commissione di accesso che sta esaminando gli atti per valutare l’eventuale scioglimento del consiglio comunale e poi decidiamo”. Laforgia anche aggiunto: “Continueremo a lavorare per l’unità del centrosinistra sino all’ultimo minuto utile, anche se toni, modi e atteggiamenti esibiti dall’altra parte nelle ultime ore non sono esattamente quel che testimonia uno spirto unitario”.

SCHLEIN CONTINUA A PUNTARE SU LECCESE

Un riferimento diretto alla segretaria Dem, Elly Schlein, che venerdì sera aveva ribadito l’appoggio del Pd a Leccese, ingaggiando un pesante scambio di accuse con Giuseppe Conte. “Sono qui da segretario del Partito Democratico a confermare tutta la nostra fiducia e il nostro supporto a Vito Leccese, una persona perbene, una persona specchiata, una persona che si è sempre messa a servizio della sua comunità e l’ha fatto con intelligenza, con competenza, con generosità, mettendo a disposizione la sua storia di impegno e di giustizia sociale ed ambientale”, aveva detto Schlein a Bari. “Siamo pronti a sostenerti anche se vorrei tentare ancora la strada dell’unità, dialogando con Michele Laforgia per evitare la rottura e la spaccatura che loro hanno prodotto ieri”, aveva aggiunto. “Anche ieri abbiamo proposto all’altro candidato di fare un passo indietro entrambi per farne uno avanti insieme, trovando un profilo unitario, ma la risposta è stata negativa. Abbiamo sempre lavorato e continueremo a lavorare per l’unità, non perché’ ce lo impone il dottore, ma perché’ ce lo chiedete voi ogni volta che vi incrociamo per strada”.