La Lega rinuncia ai soldi bruciati da Belsito

dalla Redazione

Anche se le casse della Lega nord non versano certamente in condizioni floride, la Lega Nord ha deciso che non vuole più i soldi dall’ex tesoriere Francesco Belsito. Eppure lo scandalo sui rimborsi elettorali che lo coinvolse portò il partito a raschiare il fondo. Il Carroccio però non sarà parte civile nel processo come deciso dal segretario Matteo Salvini per “tutta una serie di ragioni”, di natura “ancorché politica”. I processi sui fondi della Lega sono in corso a Milano e a Genova. L’accusa nei confronti dei due presunti riciclatori, Bonet e Scala è di aver riciclato i 5,7 milioni di euro di fondi del Carroccio che Belsito avrebbe usato per investimenti a Cipro e in Tanzania. In precedenza il giudice aveva già mandato a giudizio con citazione diretta Umberto Bossi, i suoi figli e Belsito per l’accusa di appropriazione indebita per le presunte spese personali con i fondi della Lega. Per la presunta truffa sui rimborsi elettorali sono imputati l’ex segretario del Carroccio Bossi, tre ex componenti del comitato di controllo di secondo livello della Lega e Belsito. Si parla di circa 40 milioni di euro. La decisione spetterà per competenza al Tribunale di Genova.