La Liguria spacca il Partito democratico. Ma Renzi vola in Afghanistan a chiedere ai militari uno sforzo per la pace

Il giorno dopo il risultato non positivo per il Pd alle Regionali, il premier Matteo Renzi vola in Afghanistan ed evita polemiche post voto. E allora meglio parlare di missioni estere. “Vi chiedo di restare qualche mese in più”, perché “c’è da completare la transizione”. Matteo Renzi festeggia il 2 giugno con i militari italiani di stanza in Afghanistan, e a loro chiede “uno sforzo” ulteriore per la pace nella regione: “Abbiamo bisogno di non disperdere il lavoro fatto da chi vi ha preceduto e da voi stessi. Abbiamo il dovere di concludere una transizione che permetta all’Afghanistan di godere della libertà e della pace”. I 500 militari ancora a Camp David avrebbero dovuto rientrare in Italia nel prossimo ottobre, ma invece resteranno ancora alcuni mesi, come promesso dal premier a Barack Obama. Ma attenzione, ha sottolineato Renzi nel breve discorso pronunciato in jeans e mimetica davanti al contingente italiano, “non siete qui per un motivo logistico, ma per un ideale, consentire agli afghani di avere le possibilità e i diritti che i nostri nonni hanno dato a noi”. E, infatti, puntuali dalle opposizioni sono arrivate le accuse di essere scappato volutamente all’estero. Smentisce il presidente del Pd Matteo Orfini: “L’organizzazione di un viaggio in Afghanistan è piuttosto complessa, la decisione era già stata presa, non è una cosa che si può decidere all’ultimo anche per motivi di sicurezza”.