La lista dei furbetti del Bonus potrebbe allungarsi. M5S: “Il partito di Salvini è sempre più coinvolto. Sono senza vergogna”

“La lista si allunga, la Lega trema. ‘Non ne sapevo niente’, dice il primo pizzicato in flagrante. ‘E’ stata la mia socia a presentare la domanda’, ovviamente a sua insaputa, aggiunge il secondo. E poi il terzo, il quarto etc… Il partito di Salvini è sempre più coinvolto nello scandalo dei deputati e consiglieri regionali che hanno chiesto i 600 euro del bonus per le partite Ive”. E’ quanto scrive in un post su Facebook il Movimento 5 Stelle.

“Al momento – aggiungono i pentastellati -, tra chi ha approfittato del bonus Covid, vi è la certezza di due consiglieri regionali leghisti del Piemonte e di due colleghi del Veneto. E poi c’è Ubaldo Bocci, il super manager del Carroccio che nel 2019 ha dichiarato 270 mila euro l’anno di redditi. Beccato con le mani nella marmellata si è giustificato: ‘Ho chiesto quei soldi per fare beneficenza’. E certo con guadagni da 270 mila euro l’anno, aveva bisogno di sottrarre 600 euro alla collettività, per fare un po’ beneficenza… Altro che furbetti, sono senza vergogna”.

“Un fatto così grave – aggiungono dal M5S – non può passare senza conseguenze, per questo il Movimento 5 Stelle si batterà per far uscire i nomi degli esponenti coivolti, oltre ad aver già fatto sapere che chiunque si sia macchiato di un gesto così ignobile può già considerarsi fuori dal Movimento. Vediamo se gli altri partiti, Lega in primis, si muoveranno nella stessa direzione”.