La battaglia di Matteo:

Il premier Matteo Renzi ha le idee chiare e tira dritto sul piano della spending review.
Dal palco del Salone del Mobile, a Milano, Renzi ha spiegato: Vedo un’Italia viva che ce la può e ce la deve fare -a patto che si prendano impegni precisi. Il primo di questi è una violenta lotta contro la burocrazia per rilanciare le imprese e l’economia. I politici devono cominciare da loro stessi”.

Si è poi soffermato sul limite imposto agli stipendi dei manager delle aziende pubbliche: l’aumento dello loro retribuzioni in questi anni “è inaccettabile”. “Loro cercheranno di farcela pagare, ma su questa vicenda andiamo avanti fino alla fine”.

Sul futuro aggiung: “Ve lo dico in partenza: se non ce la facciamo vuol dire che non siamo stati bravi e capaci. Se sarà il Palazzo a cambiare me vuol dire che non sono adatto”.
E ha dato appuntamento alla platea fra un anno: “Da qui a un anno o ci sono dei risultati o siamo dei chiacchieroni”.

Il presidente del Consiglio ha infine confermato l’annuncio delle nomine ai vertici delle aziende pubbliche: “Aspetto il rientro del ministro Padoan da Washington e lunedì il governo presenterà i nomi”.