Notizie da maneggiare con cautela. Nel mirino la “naufraga” Josepha che dopo essere stata 48 ore in mare, è stata accusata sul web perché aveva lo smalto. Con tanto di post pieni di odio e veleno all’indirizzo della migrante del Camerun. Toni e accuse che vanno ben oltre la fake news.
A raccontare quanto accaduto è dovuta intervenire la giornalista dell’Internazionale Annalisa Camilli, che era a bordo dell’Open Arms quando hanno soccorso Josepha: “Ha le unghie laccate perchè nei quattro giorni di navigazione per raggiungere la Spagna le volontarie di Open Arms le hanno messo lo smalto per distrarla e farla parlare. Non aveva smalto quando è stata soccorsa, serve dirlo?”. Con tanto di foto della donna senza smalto. Forse nemmeno questo basta ai seminatori d’odio del web.