La mossa disperata di Pozzolo: far sparire i post sulle armi

La rete non dimentica. E i testi pubblicati dal deputato di FdI Pozzolo su Facebook sono rimasti visibili sull'ex Twitter.

La mossa disperata di Pozzolo: far sparire i post sulle armi

Qualcuno dello staff del deputato pistolero Emanuele Pozzolo deve avere pensato che fosse una buona idea fare sparire i molti messaggi pro armi del parlamentare dal suo profilo Facebook. Il suo post del 2 ottobre del 2015 con cui commentava la strage in Oregon spiegando di non avere “mai visto una pistola che spara da sola” ha fatto il giro dei social come un monumento di auto accusa. Quel messaggio, però, è tutt’altro che isolato.

La rete non dimentica. E i testi pubblicati da Pozzolo su Facebook sono rimasti visibili sull’ex Twitter

Il 29 novembre del 2015 Pozzolo scriveva: “più armi legali = meno mercato nero = meno armi per i terroristi. non è difficile da capire!”. Ma il 3 ottobre precedente aveva rilanciato sui suoi social un video in cui si spiegava che negli Stati Uniti dopo la strage del giorno prima c’era stato un boom nella vendita d’armi commentando: “non sono le armi il problema”. E ancora nello stesso anno: “Condono tombale sugli aborti. Crociata contro la pena di morte. E, naturalmente, lotta alle odiate armi”.

Una linea confermata il 9 giugno del 2016, quando scriveva: L’#UE vuole togliere le armi ai cittadini onesti per combattere il terrorismo! Spieghiamo a questi maiali…”. Sempre nello stesso anno, poi, scriveva: “#Obama, a suo modo, è magnifico: il problema per lui sono sempre e solo le #armi”. Si torna ancora alla carica il 2 ottobre del 2017: “Dedicato ai pirla nostrani che hanno urlato subito “tutta colpa delle armi’…”. E ancora, rilanciava notizia come “Usa: la vedova dell’American Sniper contro Obama: «Le armi sono un diritto”.

Ieri così il deputato di Fratelli d’Italia rimasto coinvolto nel ferimento di un uomo a Biella ha sperato di fare scomparire tutto affidandosi evidentemente a gente che di social ne sa poco e male: i suoi post, infatti, sono scomparsi da Facebook ma sono rimasti per qualche ora visibili come link sul suo account X (l’ex Twitter prima che Elon Musk cambiasse nome). La cancellazione frettolosa e incompleta ha aggiunto perciò imbarazzo all’imbarazzo, mettendo in crisi pure il piano nobile di Palazzo Chigi. E ora il prode pistolero intento a passare lo straccio per rimangiarsi le sue idee è un’altra fotografia che non si dimentica facilmente.

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