La Muraro sempre più incastrata nell’affaire Ama. Telefonate continue col re dei rifiuti. Si complica la posizione dell’assessore

Gli inquirenti avrebbero acquisito le intercettazioni tra l’assessore all’Ambiente Paola Muraro, e gli ex vertici di Ama, Franco Panzironi e Giovanni Fiscon

Altro che esperto “esterno”. Paola Muraro aveva un ruolo a dir poco strategico nella municipalizzata romana. Gli inquirenti avrebbero acquisito le intercettazioni telefoniche tra l’assessore all’Ambiente della Giunta Raggi e gli ex vertici di Ama, Franco Panzironi e Giovanni Fiscon. Di fatto, come anticipato dal Corriere della Sera, i colloqui che risalgono al 2014, 30 telefonate al giorno, dimostrano il ruolo chiave della Muraro quando rivestiva il compito di consulente per la municipalizzata dei rifiuti capitolina. L’inchiesta di fatto mira ad accertare alcuni illeciti ambientali ma anche la procedura con cui è stata affidata alla stessa Muraro la consulenza per gli impianti di Tmb e dei tritovagliatori. Le normative al riguardo sono chiare. Prima di ricorrere a consulenze esterne, l’amministrazione deve prima verificare se all’interno della struttura ci siano figure professionali adatti all’incarico. Insomma l’Ama, secondo i pm, probabilmente avrebbe potuto affidare l’incarico a personale interno senza ricorrere ad una consulenza esterna. Le intercettazioni che riguardano la Muraro sono emerse nell’ambito dell’inchiesta “Mafia Capitale”, ma non sono state trascritte perché ritenute irrilevanti sul fronte dei reati contestati a Panzironi e Fiscon. Infine uno dei punti che stanno vagliando al momento gli inquirenti riguarda pure i rapporti tra l’assessore e Manlio Cerroni, il “Re” dei rifiuti di Roma che è indagato per associazione a delinquere nel fascicolo sulla gestione dei rifiuti, che sembrerebbero tutt’altro che neutrali.