La P3 e l’eolico in Sardegna, a processo Carboni e Cappellacci

La loggia P3 a processo il 9 aprile 2014. Rinviati a giudizio in 17, tra cui anche Flavio Carboni. L’accusa principale è quella di aver dato vita, in violazione della legge Anselmi sulle società segrete, a un’associazione finalizzata alla corruzione, all’abuso di ufficio, all’illecito finanziamento dei partiti ed altri reati. Al vertice della loggia massonica, secondo l’accusa, ci sarebbero l’uomo d’affari Flavio Carboni, l’ex magistrato tributario Pasquale Lombardi e l’imprenditore Arcangelo Martino.

Stralciata dal processo principale la posizione di Denis Verdini e l’ex senatore sempre del Pdl Marcello Dell’Utri. Il Parlamento deve stabilire se siano utilizzabili dalla magistratura intercettazioni telefoniche che li riguardano e che sono state utilizzate nell’istruttoria formale. Tra i rinviati a giudizio Ugo Cappellacci, governatore della Sardegna accusato di abuso d’ufficio; Vincenzo Carbone già primo presidente della Cassazione e imputato di corruzione nonché Ignazio Farris presidente dell’Arpa della Sardegna.

Gli obiettivi della P3 sarebbero stati quelli “di condizionare il funzionamento degli organi costituzionali o di rilevanza costituzionale, nonché apparati della pubblica amministrazione dello Stato e degli enti locali”. Altro obiettivo era quello di collocare determinate persone in posti chiave. Ma anche il blocco della nomina a governatore della Campania di Stefano Caldoro per pilotare il cosiddetto lodo Mondadori. Per quanto riguarda l’indagine relativa ai parlamentari il 3 dicembre prossimo il gup Tamburelli terrà una nuova udienza nella speranza che dal Parlamento arrivi il via per quanto riguarda le intercettazioni telefoniche.