La Pasqua di Papa Francesco: “Non dimentichiamoci di quei popoli in fuga dalle sofferenze”

Un messaggio pasquale quello di Papa Francesco che ha voluto porre l’attenzione sul terrorismo. Non solo rispetto agli attentati in Belgio ma su quelli di tutto il mondo spesso dimenticati. “Il Signore Gesù, nostra Pace, che risorgendo ha vinto il male e il peccato, stimoli in questa festa di Pasqua la nostra vicinanza alle vittime del terrorismo, forma cieca ed efferata di violenza che non cessa di spargere sangue innocente in diverse parti del mondo, come è avvenuto nei recenti attentati in Belgio, Turchia, Nigeria, Ciad, Camerun e Costa d’Avorio”, ha detto il Pontefice nel sul messaggio pasquale Urbi et Orbi, pronunciato dalla loggia centrale della basilica di San Pietro. “Il Cristo risorto, annuncio di vita per l’intera umanità, si riverbera nei secoli e ci invita a non dimenticare gli uomini e le donne in cammino alla ricerca di un futuro migliore, schiera sempre più numerosa di migranti e di rifugiati – tra cui molti bambini – in fuga dalla guerra, dalla fame, dalla povertà e dall’ingiustizia sociale. Questi nostri fratelli e sorelle, sulla loro strada incontrano troppo spesso la morte o comunque il rifiuto di chi potrebbe offrire loro accoglienza e aiuto”. Oltre alla Siria il Papa ha auspicato “un incontro fecondo di popoli e di culture” nelle altre zone di Mediterraneo e Medio Oriente, come Iraq, Yemen e Libia. Ma anche la convivenza in Terra Santatra Israeliani e Palestinesi.