Apocalisse in Mediterraneo. Tra i 700 e i 900 morti a largo della Libia. Ora l’Europa non può più fare finta di niente

La tragedia più grande di sempre nel Mediterraneo. Ora l’Europa non può continuare a fare finta di niente. I morti a sud della Sicilia, a largo della Libia, sono tra i 700 e i 900. Mentre proseguono senza sosta le ricerche nel Mediterraneo delle vittime e di eventuali sopravvissuti dell’ultimo terribile naufragio. Sono ventotto le persone salvate. Intorno alle 8 l’arrivo di Nave “Gregoretti” della guardia costiera a Malta per sbarcare le 24 salme, mentre arriveranno a Catania nelle prossime ore i superstiti del barcone affondato al largo della Libia. “Oggi capiremo di più su quanti erano, se effettivamente c’erano tanti bambini a bordo”, ha detto la portavoce dell’Unhcr Carlotta Sami ai microfoni di Sky Tg24.

Allarme internazionale con il segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon ha riconosciuto il “pesante impatto” sull’Italia per l’arrivo di tanti migranti ed è grato al governo italiano per tutti i suoi sforzi. Lo ha detto un portavoce Onu. Ban Ki-moon ha fatto appello alla comunità internazionale perché dimostri solidarietà e divida il peso di questa crisi. Ban Ki-moon sostiene che il Mediterraneo è diventata “la rotta più letale del mondo” per migranti e per chi cerca asilo. “La risposta della comunità internazionale deve essere globale e collettiva”.

Matteo Renzi invece ora annuncia la linea dura: “Contro gli scafisti è possibile un’operazione condivisa in Europa, ma mirata. Ci sono tutte le condizioni per farlo”. Così il premier Matteo Renzi a Rtl. Renzi propone “interventi mirati sugli scafisti, persone che vanno affidate alla giustizia. L’Italia ne ha arrestati 976, possibile lo facciamo solo noi?”. Come a dire l’Europa si svegli e ci dia una mano. Mogherini compresa.