La polizia esulta: trovati i soldi per gli stipendi

Di Antonio Acerbis

Hanno dovuto penare e non poco. Si è arrivati alla minaccia, concreta, di sciopero generale prima di giungere ad una soluzione. Alla fine, però, i soldi per gli stipendi delle forze dell’ordine sono stati trovati e le proteste sono rientrate. Ieri, infatti, è stato raggiunto l’accordo tra governo e sindacati. Un accordo inaspettato, anche perché nel discorso dei “millegiorni”, il premier Matteo Renzi si era rivolto, critico, proprio ai sindacati dei comparti Sicurezza e Difesa avvertendoli che “non possono permettersi di evocare forme di protesta contro la legalità”. Il riferimento aveva colto di sorpresa le rappresentanze dato che, come precisato in questi giorni, lo sciopero avrebbe riguardato forestali e vigili del fuoco, non le forze di polizia, cui la legge vieta di incrociare le braccia. L’importante è che alla fine l’accordo sia stato trovato. Alla riunione di ieri erano presenti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, il ministro della Difesa Roberta Pinotti, della Giustizia Andrea Orlando, dell’Economia Pier Carlo Padoan e dell’Interno Angelino Alfano, oltre ovviamente alle rappresentanze sindacali. Il responso è stato positivo: recuperati i soldi, un miliardo in totale per accontentare tutto il reparto Sicurezza e Difesa. Nel dettaglio, 440 milioni verranno dai ministeri, 530 dal governo e 119 saranno attinti dai fondi di perequazione. Esattamente quanto basta per eliminare i tetti salariali che hanno fatto perdere ai poliziotti, in quattro anni, tra i 4mila ed i 6mila euro netti. Ora si attende soltanto la pubblicazione di un decreto attuativo. I sindacati sono ottimisti. Ma, in questi casi, la prudenza non è mai troppa.