Sul piano “salva-case” di Matteo Salvini, lanciato a sorpresa giovedì, e immediatamente bocciato dalle opposizioni come una nuova pace edilizia, ci sono due ordini di riflessioni da fare. La prima è che il vicepremier e leader della Lega con questa mossa ha spiazzato i suoi alleati, scavalcandoli con una proposta che puzza di campagna elettorale, e dunque indispettendoli. L’altra è che la proposta di “sanare” le piccole difformità all’interno delle abitazioni trova di fatto anche loro d’accordo. Motivo per cui Giorgia Meloni e Antonio Tajani, erede politico quest’ultimo del re dei condoni Silvio Berlusconi, si sono doppiamente contrariati.
Accoglienza fredda per la pace edilizia di Salvini
La prima reazione di freddezza è stata di Meloni. La premier e leader di FdI ha detto di non aver letto la norma di Salvini e di averla sostanzialmente appresa leggendo il comunicato diffuso dal ministero di Salvini, che per una presidente del Consiglio suona come un paradosso. La seconda reazione forse ancora più sconcertata è stata dell’altro vicepremier. Il leader di Forza Italia ha detto: “Non conosco la proposta, ma devo dire che è già incardinata al Senato una proposta di Forza Italia sulla rigenerazione urbana che già prevede le cose di cui ha parlato Salvini”.
Tutti vogliono sanare
E qui veniamo al secondo piano del ragionamento, ovvero che un’eventuale pace edilizia, non dispiacerebbe affatto né a Meloni né a Tajani. “Salvini mi accennò qualcosa diverso tempo fa – ha affermato Meloni – Ho letto il comunicato del ministero dei Trasporti che parla di sanare piccole difformità interne, cioè se hai alzato un tramezzo per fare due stanze dove ce ne era una. Se è questo parliamone, è ragionevole”. Peraltro il fedelissimo meloniano governatore del Lazio, Francesco Rocca, si è portato avanti. In Regione infatti è stata presentata la proposta di legge per sbloccare i condoni edilizi.
Tajani ha avvisato: “Non si può fare un condono” ma – ha aggiunto – “si possono sanare alcune cose che non provocano alterazioni sostanziali agli edifici. Se la proposta della Lega va nella nostra direzione ben venga ma non conosco assolutamente il testo e credo che nessuno l’abbia mai visto. Lo valuteremo quando sarà presentato”. Puntuta la replica di Salvini: “Ho sentito in radio che l’amico Tajani ha detto di non aver ancora letto la proposta, la porteremo al consiglio dei ministri e vedrete che non andrà a sanare gli abusi edilizi ma ad alleggerire i Comuni e fare felici i cittadini che ci ringrazieranno”.