La Regione Lombardia come il Parlamento. Tre giorni di stop per Berlusconi

Commissioni sconvocate e impegni rinviati. Il lutto nazionale per la scomparsa di Berlusconi ferma pure i lavori della Regione Lombardia.

La Regione Lombardia come il Parlamento. Tre giorni di stop per Berlusconi

Il consiglio regionale straordinario sul dissesto idrogeologico, convocato per martedì 13 giugno, rinviato di due settimane. I lavori di tre commissioni previsti per ieri annullati, così come nel pomeriggio di lunedì 12 era stata annullata la preannunciata conferenza stampa che avrebbero dovuto tenere nel pomeriggio alle 15, a Palazzo Lombardia gli assessori Guido Bertolaso, Simona Tironi e Romano La Russa sui provvedimenti di Giunta riguardanti la sicurezza sul lavoro.

Commissioni sconvocate e impegni rinviati. Il lutto nazionale per la scomparsa di Berlusconi ferma pure i lavori della Regione Lombardia

Un tema che ha trovato triste conferma nell’attualità con due incidenti mortali avvenuti in provincia di Brescia in sole 24 ore (ma i nomi di Tiziano Pasquali, 60 anni, e del 22enne Sami Macukulli, sono destinati a finire nell’anonimato della lunga lista di morti bianche che vede la Lombardia al primo posto in Italia). A scorrere la lista degli impegni istituzionali di Giunta e consiglio lombardi ieri soltanto Claudia Terzi, assessore alle Infrastrutture e Opere Pubbliche di Regione Lombardia (Lega) non ha annullato l’impegno previsto ieri mattina nella sua Bergamo alla presentazione dei “Progetti Emblematici Maggiori per la provincia orobica”, sei progetti per un investimento di 8 milioni di euro, 5 da Fondazione Cariplo e 3 da Regione Lombardia.

L’effetto lutto per Silvio Berlusconi ha di fatto bloccato per tre giorni anche le attività di Regione Lombardia. C’è stata solo una conferenza stampa martedì dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso per annunciare la chiusura notturna del Pronto soccorso oftalmico di piazzale Principessa Clotilde (i pazienti da ieri vengono dirottati al vicino Fatebenefratelli in via Castelfidardo, di giorno, invece, il presidio resterà attivo, rafforzato grazie alla presenza di medici specializzandi).

Ai funerali del fondatore di Forza Italia ieri in Duomo era presente il presidente della Regione Attilio Fontana che, parlando di Berlusconi, lo ha definito “una grande persona, un grande lombardo che interpretava nel modo migliore quelli che sono i nostri valori, i valori della nostra gente: la voglia di fare, la determinazione, il non spaventarsi davanti alle difficoltà. Un modello per tutti noi”.

Dice Nicola Di Marco, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale: “Quando nella riunione dei capigruppo di lunedì pomeriggio è stato proposto di annullare la riunione del consiglio regionale, ho detto ai colleghi di Forza Italia che forse il modo migliore di rendere omaggio alla figura del loro fondatore, “uomo del fare”, sarebbe stato quello di continuare a lavorare. Sarebbe bastato decidere di fermare i lavori del Consiglio regionale solo in concomitanza dei funerali per consentire a chi voleva partecipare alle esequie in Duomo di potervisi recare”.

Di Marco, seppur invitato dall’ufficio cerimoniale del Pirellone (al pari di tutti gli altri consiglieri regionali), ha scelto di non partecipare ai funerali di Berlusconi: “Non condivido la proclamazione del lutto nazionale, perché, pur ribadendo il concetto che dinanzi alla morte serve portare rispetto per una vita umana che si conclude, non possiamo dimenticare quello che il politico Berlusconi ha rappresentato per il paese: dal gigantesco conflitto di interessi mai risolto alla discesa in campo per difendere i propri interessi, le leggi ad personam, la frode fiscale e le ombre mai diradate su una vicinanza alla mafia. Una sola cosa mi auguro e la dico sin d’ora: mi batterò in consiglio regionale perché, finito il momento del cordoglio, non permetteremo che ci siano prosecuzioni del processo di beatificazione di Berlusconi anche nell’aula”.